Con il subaffidamento dei ruoli di insegnanti nei Nidi e Scuole di Infanzia comunali, lavorano fianco a fianco insegnanti assunte dalle coop che guadagano il 30% in meno delle colleghe assunte dall’Amministrazione, per fare lo stesso lavoro. La proposta è di imporre regole nella stipula dei contratti, o nelle gare, affinchè sia rispettato un minimo salariale, per rispetto della dignità delle lavoratrici e per la delicatezza del serizio da loro erogato. Demotivazione, stress economico (e conseguenti burnout) non possono entrare negli asili più belli del mondo. Le coop creino efficienze al loro interno, e siano messe in competizione con regole fisse sul minimo salariale, senza caricare su chi lavora negli asili il peso dei costi industriali.
(Matteo Olivieri, consigliere comunale Lista Civica Reggio 5 Stelle beppegrillo.it)
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Il testo dell’interpellanza depositata in Consiglio Comunale
Reggio Emilia, 27/10/2011
Al Signor Sindaco
All’Assessore competente
INTERPELLANZA IN MERITO ALLA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO TRA LE OPERATRICI DELLE SCUOLE E NIDI D’INFANZIA ASSUNTE DALL’AMMINISTRAZIONE E QUELLE ASSUNTE DALLE COOPERATIVE – contestuale richiesta di accesso agli atti
Premesso che:
– a seguito dei tagli effettuati all’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia, conseguenza dei tagli ai trasferimenti da parte dello Stato e a scelte dell’Amministrazione Comunale, si è registrato un calo sensibile delle risorse a disposizione di questo fondamentale servizio alla comunità;
– in seguito a recenti manovre finanziarie è stato imposto di fatto un blocco nelle assunzioni di personale anche a tempo determinato per Comuni che superano la quota del 40% di spese di personale sul totale delle spese correnti;
– ciò ha portato a soddisfare le esigenze di personale affidando a società cooperative la somministrazione di insegnanti ed altri operatori, che lavorano fianco a fianco con il personale assunto;
– da nostre informazioni un’insegnante assunta dalle coop a 21 ore guadagna poco più di 600 euro netti contro i 900 euro di quelle assunte dal Comune;
– un’insegnante sottoposta a contratto di 36 ore guadagna poco più di 900 euro mensili netti, netti i 1250 del corrispettivo percepito da chi è assunto dall’Amministrazione;
Ritenuto
– che questa disparità di trattamento, oltre ad essere ingiustificata trattandosi dell’erogazione delle medesime prestazioni, richiede un’attenta analisi di quanto viene trasferito dall’Amministrazione alle Coop, per valutare se esistono estremi nelle regole di subappalto/subaffidamento capaci di garantire una uniformità di trattamento economico delle insegnanti delle coop rispetto a quelle assunte dall’Amministrazione;
L’Interpellante chiede al Sindaco e alla Giunta:
– qual è il trasferimento che l’Amministrazione eroga alle coop per il servizio di un’operatrice a 21 ore mensili;
– qual è il trasferimento che l’Amministrazione eroga alle coop per il servizio di un’operatrice a 36 ore mensili;
– se esistono regole nei contratti stipulati capaci di garantire una uniformità di trattamento economico delle insegnanti delle coop rispetto a quelle assunte dall’Amministrazione;
– se non ritiene corretto, per salvaguardare la dignità delle operatrici sottoposte a diverso contratto, di inserire nelle regole di subappalto/subaffidamento di condizioni che garantiscano un minimo netto mensile in busta paga a chi è assunto dalle coop, comparabile con lo stipendio delle dipendenti comunali;
– se non ritiene che la competizione sul “libero” mercato imponga alle cooperative di agire sui propri costi interni per avanzare le migliori offerte e garantire le condizioni di cui sopra, e non sulla busta paga dei dipendenti.
Ed inoltra contestuale richiesta di accesso agli relativamente ai contratti con le coop stipulati con le finalità di cui sopra
Lista Civica Reggio 5 Stelle Beppegrillo.it