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Sport: chiude il bando della Provincia per le famiglie in difficoltà

Con un fondo di quasi 60 mila euro la Provincia di Modena consente a oltre 500 ragazzi under 17 di famiglie in difficoltà economica di praticare uno sport, frequentando corsi e partecipando all’attività di oltre 40 società sportive.

Le società che hanno presentato finora la domanda per la stagione sportiva 2010-2011 (il bando si chiude venerdì 28 ottobre) sono appunto oltre 40, sparse in tutto il territorio provinciale con il coinvolgimento di oltre 550 ragazzi (ogni società può ottenere il contributo per sostenere l’attività dai 10 ai 20 ragazzi con disagio economico e sociale).

Il fondo, al quale partecipa anche la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, serve a concedere contributi a enti e società sportive che iscrivono gratuitamente bambini e ragazzi, di famiglie in difficoltà, ai corsi e alle attività motorie.

«Soprattutto in questo momento di crisi – afferma Stefano Vaccari, assessore provinciale allo Sport – occorre sostenere lo sport di base perché le famiglie non devono rinunciare all’attività sportiva dei propri ragazzi. Noi abbiamo deciso di offrire una opportunità in più ai genitori che nonostante le difficoltà si impegnano a iscrivere i propri figli».

Come si legge nel bando, il contributo viene assegnato alle società sportive per i ragazzi di età inferiore ai 17 anni «per quote di iscrizione annue non superiori ai 500 euro e fino a un massimo del 50 per cento della quota e comunque non oltre 150 euro per ogni utente di cui si viene dimostrata l’insolvenza delle spese di iscrizione a seguito del disagio economico familiare».

Come sottolinea Vaccari, oltre a sostenere l’attività di base giovanile, «il nostro prossimo obiettivo sarà quello di stimolare gli investimenti dei Comuni sull’impiantistica sportiva per migliorare ulteriormente l’offerta delle società e favorire la riduzione delle spese sui consumi energetici, attraverso un nuovo bando nel 2012 con il quale – conclude Vaccari – consentire di mantenere ed allargare il numero dei praticanti».

















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