Da martedì 1 novembre ha inizio il periodo di divieto invernale di spandimento degli effluenti zootecnici (liquame, letame e assimilati), dei concimi azotati e degli ammendanti organici. Il divieto è rivolto a tutte le aziende agricole di qualsiasi dimensione e indirizzo, sia con allevamento che senza, ma il calendario e le modalità da rispettare sono diversi a seconda del tipo di effluente zootecnico impiegato, della presenza o meno di copertura vegetale sul terreno e della vulnerabilità delle acque all’inquinamento da nitrati: le aree sono indicate sulla Carta provinciale degli spandimenti consultabile sul portale cartografico della Provincia di Modena www.sistemonet.it.
In zona vulnerabile o zona assimilata il periodo di divieto è suddiviso in due tempi: dal 1 novembre al 31 gennaio vige il divieto assoluto all’uso degli effluenti zootecnici, dei concimi azotati e degli ammendanti organici;
Nel mese di febbraio rimane il divieto all’uso di liquami e materiali assimilati su terreni senza copertura vegetale, ma è possibile iniziare le operazioni di utilizzazione agronomica per quanto riguarda letami e materiali assimilati, concimi azotati, ammendanti organici, e anche (ma solo su terreni con copertura vegetale) liquami e assimilati.
In zona non vulnerabile (zona ordinaria), il periodo di divieto è unico e va dal 1 novembre e termina il 31 gennaio e si applica esclusivamente agli effluenti zootecnici (liquame e assimilati, letame e assimilati).
La normativa prevede che la Provincia possa sospendere il periodo di divieto invernale in presenza di determinate condizioni.
Sulla base della vigente cartografia provinciale, le principali aree in Zona vulnerabile e assimilate corrispondono per lo più con le aree pedo-collinari dei comuni a sud della via Emilia, le aste fluviali di Secchia e Panaro e le zone di rispetto dei pozzi di captazione; mentre ricade in Zona ordinaria il resto del territorio provinciale non compreso all’interno di specifiche zone (Comuni dell’area nord e in gran parte la montagna).