Oltre 105 milioni di euro per il sistema economico, le imprese e il lavoro. A tanto ammontano le risorse di Comuni e Province sbloccate dalla Giunta regionale grazie alla legge sul patto di stabilità territoriale, approvata dalla Regione lo scorso dicembre e unica in Italia.
Grazie alla ridistribuzione sul territorio della capacità di spesa della Regione Emilia-Romagna, gli Enti locali sono ora in grado di utilizzare quei fondi che già avevano in cassa ma che il patto di stabilità nazionale aveva bloccato.
Il riparto
Partendo dalla legge regionale sul patto di stabilità territoriale, la Giunta regionale ha definito i criteri per permettere ai Comuni e alle Province di accedere al riparto delle quote, pubblicato un bando e raccolto le richieste degli Enti, il tutto nell’ambito di un programma annuale con obiettivi, esigenze ed emergenze locali individuate insieme.
Tutte le domande di accesso al riparto presentate sono state accolte. Nel 2011 saranno 6 Province e 160 Comuni al di sopra dei 5 mila abitanti (sui 190 complessivamente interessati dal patto di stabilità) ad usufruire dei benefici della legge regionale sul patto di stabilità territoriale.
L’accesso alle quote permetterà ai Comuni di pagare le ditte creditrici che hanno effettuato lavori pubblici. In gran parte si tratta di opere di manutenzione stradale; cura del patrimonio pubblico, dell’arredo e del verde urbano; ristrutturazione o realizzazione di nuovi edifici pubblici; interventi di edilizia pubblica.
Le risorse
11.213.988,88 euro per 23 Comuni modenesi (su 28 Comuni vincolati dalle regole del patto).
Nel comprensorio:
- Sassuolo 401.852,18 euro
- Formigine 304.488,00 euro
- Maranello 153.721,64 euro