Prosegue l’impegno del Comune di Boretto a favore dei quattro profughi sudanesi ospitati dopo lo scoppio della guerra in Libia. I quattro uomini sono stati infatti “arruolati” come volontari, dopo essere stati iscritti nell’apposito albo, per svolgere alcune semplici mansioni di pubblica utilità in attesa che venga accolta la loro richiesta di asilo politico. I quattro sudanesi, in maniera del tutto gratuita, si sono prestati molto volentieri a questi lavori, esprimendo il desiderio di ringraziare così l’intera comunità borettese per l’ospitalità loro conferita. I profughi ospitati a Boretto fanno parte di un gruppo più ampio di dieci persone, ospitate in altri comuni della provincia, dove sono stati ugualmente coinvolti in attività di volontariato.
I quattro esuli sudanesi si trovavano in Libia quando è scoppiato il conflitto interno, a lavorare nei pozzi petroliferi: sono arrivati in Italia nell’ambito della seconda fase del Piano nazionale d’accoglienza che prevedeva la suddivisione tra le Regioni italiane dei migranti in fuga dal paese africano in guerra. A Boretto sono stati accolti dai cittadini e in particolare dai volontari della Protezione Civile “Eridanus” che si sono interessati per trovare loro vestiario e scarpe, e offerti di accompagnarli nelle operazioni di monitoraggio medico e per l’adempimento delle procedure burocratiche.
