Nomisma, l’istituto bolognese di studi e ricerche strategiche, compie trent’anni e si regala, per l’anniversario, una giornata intensa di riflessione sulla realtà in cammino ‘verso un nuovo equilibrio mondiale’. Una giornata, nelle sale del convento di San Domenico, per guardare in faccia gli scenari futuri del paese e dell’intero pianeta.
Per festeggiare il trentennale di Nomisma, nutrito il parterre degli ospiti a partire dal presidente della Camera, Gianfranco Fini e dall’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, Romano Prodi, tra i fondatori dell’istituto, oltre all’attuale presidente di Nomisma, Pietro Modiano, al direttore generale di Finmeccanica, Alessandro Pansa, e ad altri esponenti della ricerca e dell’economia italiana.
”A Bologna – ha osservato Prodi al suo arrivo in piazza San Domenico – ci concentriamo nel costruire tante iniziative che abbiano rilievo internazionale. Nomisma – ha aggiunto – è una di queste realtà, c’è Prometeia, c’è Almaweb, c’è la Businnes School: tessere che devono mettere Bologna in rapporto con il mondo. Questo – ha aggiunto – è l’unico modo con cui possiamo contribuire a creare posti di lavoro di alto livello, di cui i nostri ragazzi hanno bisogno”.
Guardando al ruolo di Nomisma, tra i principali centri di ricerca e produzione di idee, nel paese, il presidente Modiano si è limitato ad osservare, a margine dei lavori, che ”il nostro compito è quello di capire, di riprendere il gusto di studiare i problemi”. Riflettendo, invece, sul titolo della giornata, ossia ‘Verso un nuovo equilibrio mondiale’ il numero uno dell’istituto felsineo ha poi aggiunto che appare importante ”ragionare sul futuro perchè i vecchi equilibri si sono rotti, ci sono focolai di instabilità in diverse parti del mondo e sono emersi nuovi protagonisti: festeggiamo trent’anni di Nomisma – ha chiosato – pensando al futuro”.
In una giornata ricca di stimoli e analisi sulla situazione internazionale, la chiusura delle celebrazioni di Nomisma è affidata a una tavola rotonda su ”L’Italia e il Mediterraneo che cambia” che vede tra i protagonisti, il presidente della Camera Fini e il professore bolognese ed ex premier, Prodi.