Al napoletano di 25 anni, Giosuè C., lo spacciatore disse che si trattava di cocaina ma in realtà era eroina, che il pusher voleva ‘testare’ su nuovi clienti: il giovane morì poco dopo averla aspirata, mentre un amico di 40 anni finì in coma e riuscì a riprendersi. Per quel fatto accaduto a San Cesario sul Panaro nell’ottobre 2009 la notte scorsa è stato arrestato chi vendette la dose letale e presunto capo della banda di spacciatori.
Si tratta dell nigeriano T. O., conosciuto come ‘Orango” da chi acquistava droga. Mesi di verifiche, intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso ai carabinieri di scoprire che l’immigrato tirava le fila di un’organizzazione che riforniva di eroina e cocaina Modena, Reggio Emilia e Parma, usando come corrieri dei connazionali. In manette anche altri sette tra nigeriani e italiani, tra cui una donna.