“Noi abbiamo fatto una scelta importante e ‘coraggiosa’: di fronte alla crisi andare in mezzo alla gente per confrontarci e capire sino in fondo il disagio presente all’interno di tutto il mondo anziano. Organizzativamente non è possibile andare avanti senza porci al meglio. Politicamente siamo rappresentanti del grande disagio che c’è nel Paese”.
Così Gigi Bonfanti, segretario generale nazionale dei pensionati Cisl (Fnp), intervenendo all’assemblea organizzativa della Fnp dell’Emilia-Romagna. “Dentro la Cisl –ha rimarcato Bonfanti- siamo il sindacato che è stato in grado di fare scelte non semplici quando c’era da decidere dove spendere le poche risorse disponibili: il lavoro dei giovani e chi stava perdendo il lavoro, prima che gli anziani. Così abbiamo aiutato la Cisl”. “Di fronte a questa responsabilità –ha puntato il dito il leader nazionale Cisl- c’è una classe politica inadeguata a risolvere i problemi. I sacrifici pur ‘ineludibili’ sono stati chiesti ancora una volta a chi li ha sempre fatti: pensionati e lavoratori dipendenti. Chi invece ha redditi alti e condizioni di privilegio non ha pagato nulla”. Da qui la richiesta al governo di “cambiare rotta”. “Il governo però –ha osservato Bonfanti- non è stato in grado ad oggi di dare risposte: ha solo tagliato. Le misure per lo sviluppo, pur importanti, devono essere legate a dare possibilità di spesa ai pensionati che in questi anni hanno ridotto le loro risorse, così da rilanciare consumi e produzione interna. Questo ci aspettiamo nel prossimo futuro. Se ciò non avverrà –ha avvertito il sindacalista Fnp- la reazione sindacale sarà conseguente. Non certo manifestazioni alla ‘black bloc’con i capelli grigi, ma con chi ci stà e tali da far capire al Paese che così non si può più andare avanti”.
