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Ambulanza e servizi sanitari a Medicina: dichiarazione del consigliere provinciale PD, Rebecchi

A proposito dell’ambulanza, le preoccupazioni della popolazione sono più che legittime e vanno ascoltate; è per questo che l’amministrazione comunale, il PD, auspicano e soprattutto stanno lavorando per dare risposte positive e per il mantenimento, anche durante le ore notturne, del livello di prestazioni dell’emergenza-urgenza, attraverso la gestione in rete del servizio di ambulanze.

Viceversa desta sdegno la strumentalizzazione di queste legittime preoccupazioni, fatta per suscitare reazioni emotive, funzionali solo ai propri fini politici; è assai facile dare fuoco alle polveri su una vicenda di questo tipo, perché la tutela della salute viene prima di tutto. Quindi giusto manifestare e mobilitarsi, ma i toni, da parte soprattutto di esponenti politici devono tendere a costruire e non tanto ad infiammare.

Quando a Medicina venne tolto il Pronto soccorso, la gente si preoccupò proprio come ora, ma i politici e gli amministratori di allora capirono che la ristrutturazione sarebbe stata fatta e lavorarono non per conservare qualcosa di superato, ma per ottenere servizi maggiori e migliori. Cosa che Medicina ottenne e che da allora ha visto sempre migliorare e aumentare in qualità e in quantità, con viva soddisfazione dei medicinesi.

La ristrutturazione che ci propone la ASL di Imola non è un fatto isolato o riferito solo a Medicina, ma riguarda tutto il territorio e in generale riguarderà tutta la Provincia e tutta la Regione, visto che la riorganizzazione dell’emergenza verrà rivista e riorganizzata con un unico punto da cui far partire le risposte sul territorio. E questo perché il 118 o un’ambulanza non sono legati ad una postazione o ad un Comune, ma alla rete dei territori, come già succede ora a Medicina, in ogni Comune della Provincia e per tutte le altre postazioni. Fondamentale è che la distribuzione delle postazioni di soccorso sia la migliore e che rispetti i tempi utili a prescindere da dove arriva l’auto di soccorso.

ll Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Medicina hanno chiesto con forza che sia comunque garantita la presenza di un mezzo di soccorso sul territorio di Medicina per tutto l’arco temporale notturno. Questa garanzia sarà data da un accordo della ASL con la Croce Rossa Italiana, con la disponibilità dei volontari, che verranno adeguatamente formati e preparati per le emergenze.

La garanzia di questo servizio, che sarà strettamente integrato con il servizio notturno delle ambulanze a livello provinciale, viene incontro alle legittime preoccupazioni dei cittadini di Medicina, assicurando la presenza costante sul territorio del servizio di emergenza: un risultato di grande rilievo per la nostra comunità.

Oltre a ciò a Medicina serve:

– avere una DIAGNOSTICA sempre più efficiente e appropriata, con il superamento dell’attuale radiologia, non più adeguata alle necessità, attraverso l’introduzione di nuovi, più efficienti e più affidabili strumenti di diagnostica

– e ancora, nel complesso del POLO SANITARIO, potenziare il ruolo della struttura sanitaria di Medicina nella quale quest’anno la USL ha attivato un nuovo ambulatorio chirurgico, l’apertura del consultorio per i giovani e un nuovo ambulatorio ginecologico.

In questi anni gli investimenti a Medicina sono andati aumentando e sono diventati di prestigio. E prossimamente sono previsti anche il potenziamento del laboratorio cardiologico, il raddoppio del numero dei medici di base presenti nella struttura, con la presenza del pediatra, l’allargamento degli spazi del centro diurno. Si avrà quindi una “CASA DELLA SALUTE”, in grado di portare la sanità vicina ai cittadini e alle loro esigenze, limitando la necessità di spostamenti verso le strutture ospedaliere.

QUESTI QUINDI NON SONO TAGLI. Anzi!

Tra chi lancia allarmi è pazzesco poi che sia il centro destra; quei partiti al Governo a cui vanno attribuite le responsabilità della difficoltà in cui si trovano le Aziende sanitarie e che lo saranno ancora di più negli anni a venire se questo Governo continuerà a togliere fondi per la Sanità alle Regioni.

Il Governo che è il vero e unico responsabile delle ricadute in negativo sui cittadini, in questi giorni ha tagliato di oltre un miliardo i fondi alle regioni per l’edilizia sanitaria, mentre ha concesso ai privati di attingere 1,2 miliardi direttamente dai fondi della presidenza del consiglio. E’ così che si mette a rischio la salute dei cittadini.

E’ questo Governo che ha introdotto quella vergogna che sono i ticket sanitari che ricadono ancora sugli stessi; eppure è proprio il centrodestra che ha il coraggio di criticare la Regione che ha cercato di attenuarne gli effetti e che ora migliorerà ulteriormente per andare incontro alle famiglie.

A livello della nostra Regione i tagli imposti dal Governo mettono seriamente in discussione gli elevati livelli di qualità raggiunti del nostro servizio sanitario.

Il PD si è opposto con fermezza a ciò, chiedendo che le risorse per i servizi vengano assicurate colpendo gli sprechi, l’evasione fiscale e i grandi patrimoni. E allora, che siano i partiti di centrodestra a guardarsi allo specchio quando parlano di responsabilità e di carenze sanitarie in Italia o nel nostro territorio. Infatti i tagli pesantissimi del Governo Berlusconi-Bossi al Servizio Sanitario Nazionale stanno determinando una gravissima crisi della sanità pubblica, mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza come servizio effettivamente rivolto a tutti i cittadini. Cominciamo da qui! allora.

(Il consigliere provinciale Nara Rebecchi)

















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