L’allarme è stato inoltrato da un passante: nel canale che costeggia via Bruino, a Mirandola, si notavano strani animali, privi di vita. Sul posto si è recata una pattuglia della polizia municipale dell’Area Nord che ha ripescato una trentina di anatre morte, avviando poi un’ispezione nella zona per capire da dove potessero essere arrivate. Trovate alcune gabbie da trasporto per animali, in un casolare poco distante, gli agenti della polizia municipale dell’Area Nord, hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito. Così, dall’ispezione dell’abitazione, risultata in affitto a un cittadino cinese, W.C.di 55 anni, sono apparse oltre 450 anatre, custodite tra il garage e un’autorimessa. A quel punto gli agenti hanno allertato i veterinari dell’Ausl che si sono recati in via Bruino.
L’allevamento, completamente sprovvisto di autorizzazioni, è stato sequestrato e sono occorsi alcuni giorni prima che gli stessi veterinari potessero accertare il buono stato di salute dei pennuti. Tutto ciò, però, non ha evitato di accertare, attraverso le bolle di trasporto – gli agenti della polizia municipale hanno anche individuato un camioncino dotato di gabbie, utilizzato per i trasferimenti degli animali – che le anatre appartenessero a un connazionale dell’affittuario, residente in provincia di Cuneo.
Nel corso della lunga ispezione sono sparite anche alcune anatre, trasferite nel corso della notte, nonostante il dispositivo di sequestro.
Il servizio veterinario e la polizia municipale hanno multato il 55enne di 5.167 euro in quanto responsabile, senza autorizzazione, dell’allevamento; lo stesso è anche stato segnalato alla Procura della Repubblica, in quanto le anatre, pur essendo prive della necessaria tracciabilità, venivano messe in commercio.
Nel frattempo, seppur gli animali siano stati giudicati in buone condizioni, i tecnici hanno evidenziato le precarie condizioni igieniche del casolare, facendo smantellare l’allevamento abusivo.