Il 14 ottobre è in programma nel Nuovo Ospedale S. Agostino Estense a Baggiovara (ore 8.30-18.30) il congresso regionale dell’AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri), nell’ambito del quale si parlerà del “Percorso Multidisciplinare di Gestione dell’Insufficienza Respiratoria”.Esperti di pneumologia e di altre branche (Pronto Soccorso, Medicina d’urgenza, Rianimazione) si confronteranno sull’insufficienza respiratoria che è molto frequentemente associata a Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), patologia correlata all’abitudine al fumo di sigaretta che si avvia a essere la terza causa di morte per malattia a livello mondiale, dopo le patologie cardiovascolari e i tumori. L’evento è organizzato dal dottor Michele Giovannini, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia di Mirandola e attuale Presidente dell’AIPO.
L’insufficienza respiratoria è molto frequentemente legata al riacutizzarsi della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, malattia respiratoria provocata dal fumo. Spesso si assiste alla cronicizzazione del quadro clinico e alla necessità di gestire i pazienti con l’ossigenoterapia (sono oltre mille i pazienti in ossigenoterapia sul nostro territorio modenese), oltre alle problematiche legate alla cronicità e invalidità respiratoria.
La complessa gestione di questi malati rende necessaria una rete di competenze diffuse sia in ambito ospedaliero sia in quello territoriale, che coinvolgono i Medici di famiglia, i Riabilitatori, le diverse figure responsabili dell’Assistenza domiciliare. Saranno analizzati i protocolli organizzativi articolati nelle diverse realtà aziendali, e in particolare il percorso integrato di gestione che viene proposto nell’area Nord della provincia di Modena che tenta di mettere al centro dell’attività dei professionisti coinvolti il malato cronico respiratorio, che deve essere seguito nell’ambito domiciliare, evitando i ricoveri impropri, ma anche mettendo a disposizione risorse umane e tecnologiche gradualmente crescenti secondo le necessità che vengono imposte da un episodio acuto.
“La Pneumologia è una specialità composita, con tanti settori di attività e con eccellenze articolate in varie branche specifiche, dalle Unità di Terapia Intensiva Respiratoria, ai Reparti di Endoscopia toracica Interventistica, alle Strutture di Riabilitazione Respiratoria – spiega il dottor Giovannini. Esse lavorano in rete tra loro, si confrontano con le altre specialità per fornire il massimo di assistenza nelle malattie respiratorie in fase acuta e con il territorio per consentire la gestione globale dei pazienti e percorsi integrati diagnostico terapeutici-riabilitativi. Quale che sia il modello futuro di assistenza sanitaria, l’ottimizzazione dell’uso di risorse passerà sempre per una attività specialistica pneumologica di alto livello clinico e organizzativo, con una rete di professionisti formati dalle sedi universitarie e fatti crescere sul campo attraverso l’educazione medica continua durante il percorso lavorativo dall’aggiornamento proposto dalle società scientifiche di settore”.