Come loro costume i Socialisti sassolesi,cercano di intervenire su cose serie e su questioni che interessano i cittadini; Le dispute ideologiche,in questo momento,non interessano a chi pratica il riformismo. Una città che produce, insieme ai cittadini laboriosi, sta soffrendo una crisi economica senza precedenti, è interessata alla politica delle “ cose “. E’ interessata alla riforma tributaria ed a quella dell’assistenza,come a tutte le riforme di struttura.
Il Disegno di Legge Delega ( Fiscale ed Assistenziale ) presentato in Parlamento è stato bocciato dalla Corte dei Conti per carenza di copertura finanziaria e per implicite contraddizioni tecnico-politiche.
Non è più possibile sopportare che il reddito da lavoro abbia un prelievo del 42,6 %,di impresa del 35,2 % e consumi del 16,3 %. Non è possibile una pressione fiscale di altre il 43 % coniugata con una evasione fiscale di circa il 18 % del PIL.
Crediamo che la città aspetti di sapere qualcosa sul Decreto Sviluppo, dicono a costo zero ( nozze con le cotiche), compreso se sono stati trovati i soldi per il finanziamento delle infrastrutture ( Sassuolo è interessata )
Non si hanno notizie del Disegno di Legge,da presentare entro il 15 ottobre, sulla finanziaria.
Dal breve passaggio sulle questioni Nazionali,che,comunque, interessano i sassolesi, proviamo a parlare di alcune cose locali.
PAL e Trasporto Pubblico Locale.
Guarda caso i piani , di cui sopra, sono nati,cresciuti e pasciuti nell’Amministrazione Provinciale,dove i Socialisti non sono presenti,nella Istituzione.
Da una occhiata,veloce, al bilancio della Regione ( 2011 e pluriennale 2012/2013) abbiamo visto pochi soldi per investimenti ,specificatamente , per il sistema sanitario.
Si sta costruendo un PAL,con finto metodo partecipativo,ma con risultati disastrosi per i cittadini delle periferie.
Fatto importante : il piano non contiene un soldo per investimenti strutturali e di qualificazione dei lavoratori e di tale carenza ne abbiamo parlato in tutte le sedi.
Più volte sollecitati,per mero esempio, non c’è stata risposta sulla realizzazione delle “ case della salute “,che sappiamo ancora cosa ci va dentro e come verranno gestite. Abbiamo il sospetto che vogliono far saltare qualche ospedale in cambio di “ niente “
A Sassuolo la proponiamo nella ex Villa Fiorita,ma ci vogliono un po’ di euro.
Meno letti nel pubblico ma il privato non si tocca: A Modena l’indice di dipendenza verso il privato è dell’ 8,8 %, mentre la sanità privata-privata può contare su un budget di altre 300 milioni di euro,ovviamente a carico dei cittadini che non trovano risposte nel pubblico.
Sul TPL,quella volta che ci hanno chiesto un parere,sulle cose già fatte e decise, abbiamo detto che fusione,incorporazioni ecc.,tese a migliorare le cose,andavano bene,ma attenti a non creare inutili sovrastrutture con prospettive ignote, con partner che portano debiti,con sviluppo territoriale senza Parma. Forse la molla è stata caricata dalla possibilità di esercitare il diritto alla proroga triennale del servizio.
Una novella azienda con un patrimonio veicolare vecchio ( media 15 anni ) avrebbe richiesto un approccio diverso,quanto meno più chiaro nel piano industriale,come non è chiara la prospettiva per il lavoratori..
Per starci dentro economicamente non vorremmo aumenti delle tariffe e tagli di alcune tratte Oggi non si riesce a coordinare ,nemmeno, le coincidenza tra Sassuolo e territorio reggiano.
Una cosa ci ha lasciato perplessi: ma è mai possibile un costo di circa 2 milioni di euro,come rilevato nella sintesi del piano industriale, a titolo di “ costi pluriennali da integrazione “ ?
Che dire degli oneri finanziari per circa 630 milioni di euro all’anno e con ammortamenti illogici ?
In Consiglio Comunale a Sassuolo,avremmo invitato tutti a riflettere per cercare di capire meglio le cose e se del caso invitare alla rivisitazione.
Speriamo nella prossima discussione sul PAL
(Partito Socialista Italiano Sassuolo)