Sono 28 nel Comune di Modena i pozzi che prelevano acqua: i 9 pozzi “A” di Hera, i 10 di Aimag a Cognento, i 5 pozzi “B” di Hera a Modena Sud, i 4 “C” di Marzaglia. In calo la quantità prelevata: dai 29 milioni 134 mila litri del 2008 ai 28 milioni 700 mila del 2009. Buona la qualità dell’acqua, come conferma il Sian, Servizio igiene degli alimenti e nutrizione dell’Ausl. Le sole criticità riguardano la durezza nella conoide del Secchia e le elevate concentrazioni di nitrati.
Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente Simona Arletti rispondendo oggi in Consiglio comunale all’interrogazione illustrata durante la seduta da Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it.
Nell’istanza si chiedevano informazioni sui pozzi, sulla quantità e qualità delle acque, sui controlli effettuati, sulle misure di tutela, sulle previsioni per il futuro, sulle cause di inquinamento e le soluzioni.
Centinaia i controlli eseguiti dal gestore, dall’Arpa e dall’Ausl: dal 2007 non si sono mai riscontrati casi di non potabilità e tutti i campioni prelevati nel 2010 e 2011 hanno dato esito regolare. “Dal punto di vista microbiologico, la qualità dell’acqua dei pozzi è buona, dal momento che le acque già all’origine rispettano i parametri di potabilità. La clorazione a cui le acque sono sottoposte prima dell’immissione in rete ha lo scopo di assicurare la qualità microbiologica in tutta la fase distributiva”, ha riferito Arletti riportando il report dell’Ausl. Dallo stesso documento si evince che sono assenti indici di contaminazione organica e altre sostanze inquinanti come metalli pesanti, arsenico, cianuro, antiparassitari e altri microinquinanti organici. Discorso a parte meritano, invece, i nitrati presenti in diversi pozzi in concentrazioni elevate, anche se “a livello della rete di distribuzione, grazie alla miscelazione di acque con diverse caratteristiche, il limite di legge di 50 milligrammi per litro è ampiamente rispettato”.
Vittorio Ballestrazzi, in sede di replica, ha sottolineato che il problema dei nitrati è grave ed è dovuto agli allevamenti di suini. Ha quindi proposto di dotare tutte le autobotti che circolano nella provincia di Modena di un rilevatore satellitare per sapere dove spandono il refluo degli allevamenti e scoprire chi non rispetta la legge. Infine, il consigliere ha detto di aver apprezzato le risposte dell’assessore e che si propone di valutarle meglio al fine di proporre ulteriori soluzioni al problema,”perché l’acqua fa parte del patrimonio di Modena”.