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Il patto dei Sindaci… opportunità green, se ne è parlato questa mattina a Fiorano

In quale modo si sono regolati i Sindaci e gli amministratori del Distretto in relazione a quella grande opportunità su scala europea che è il ‘Patto dei sindaci’? Se n’è parlato questa mattina, sabato 8 ottobre a Fiorano Modenese, nell’ambito del Festival della green economy di Distretto in un dibattito tra amministratori ed esperti green. Il Patto dei Sindaci, su base volontaria, impegna le città europee a predisporre un piano d’azione, per ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra, attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.

L’impressione generale è che i comuni del distretto abbiano colto la centralità del tema come dimostrano le buone pratiche attivate, dall’aumento delle piste ciclabili, all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici; da interventi che lavorano su trasporti e modalità fino all’informazione e comunicazione nelle scuole a favore delle nuove generazioni. Esiste insomma la volontà di pianificare una programmazione sostenibile, ancora fortemente legata a singoli progetti, ma che trova comuni obiettivi e un filo conduttore importante legato alla sostenibilità ambientale: in tal senso rimane un problema reale l’effettiva contrazione finanziaria delle autonomie locali, che faticano a investire su tali progetti.

Sollecitati dalle domande di Francesco Silvestri – imprenditore modenese e docente di economia ambientale – sindaci e amministratori hanno approfondito vari aspetti: Franco Richeldi, sindaco del comune di Formigine, ha messo in evidenza le implicazioni di progettazione territoriale contenute nel Piano Strutturale Comunale che tiene conto in prima istanza dei suggerimenti del patto, soprattutto in relazione al territorio di Formigine che ad oggi per il 79% è ancora agricolo. L’idea è quindi quella di continuare a preservare questa ricchezza e mettere in rilievo il valore di politiche pubbliche che abbiano anche importanti implicazioni sul privato. Lucia Bursi, sindaco di Maranello, ha parlato del grande modello innovativo che rappresenta il Patto dei Sindaci, per i principi che contiene e per la volontà di affrontare con concretezza il problema delle emissioni: nel suo territorio si sta lavorando con le imprese private per contenere il consumo energivoro, secondo una modalità sovracomunale. L’amministrazione dal suo canto si è attivata per migliorare la pianificazione e la regolamentazione di tutte quelle politiche che abbracciano la sostenibilità ambientale: in via prioritaria si è lavorato sui fabbricati pubblici, adottando soluzioni energetiche di edifici sostenibili che siano anche di vetrina ed esempio per imprese e cittadini.

L’assessore all’ambiente di Scandiano Claudio Pedroni ha messo in rilevo la comunicazione che deve investire le politiche green, ovvero la volontà di strutturare una sensibilizzazione diffusa presso la cittadinanza nei confronti di tutte quelle pratiche che i comuni attivano che fanno parte di un disegno di sostenibilità che le accomuna, evidenziando che si tratta di iniziative non isolate ma appartenenti ad un disegno condiviso dai territori.

Interessante poi l’approfondimento tecnico di Marcello Antonucci, dell’Agenzia per l’Energia di Modena, che ha sottolineato il problema sulle richieste di gare per il fotovoltaico. L’agenzia oggi ha sposato e messo in pratica il programma Helena, finanziato dall’UE per la preparazione gratuita di gare per i comuni, e oggi in tanti stanno aderendo – pubbliche amministrazioni e privati – poiché prevedere gli interventi di imprese sulla green significa anche muovere un volume di attività economica locale importante, capace di rilanciare un comparto che garantisce lavoro a tante persone. Antonucci ricorda anche la volontà delle imprese di lavorare in sistemi clustering (di rete) anche in relazione alla normativa nazionale che favorisce le reti di impresa.

La Alberto Pedrazzi dirigente area Ambiente della Provincia di Modena ha illustrato l’accordo con il settore ceramico che riguarda la progressiva diminuzione degli impatti inquinanti nell’industria ceramica: grazie a questo patto, attraverso una serie di meccanismi di produzione e innovazione si sono attivate sul territorio tecnologie che lavorano sulla riduzione degli impatti ambientali.

Emanuele Burgin, presidente del coordinamento italiano di Agenda 21, ha infine concluso sul “forte abbraccio italiano” al Patto dei Sindaci: ad oggi in Europa le adesioni al patto sono 2871, di cui 1271 di comuni italiani. Secondo Burgin sarebbe importante che a questa entusiastica adesione facessero seguito progetti continuativi sulla riduzione di emissioni e sulla sostenibilità ambientale, mantenendo alta non solo l’attenzione ma anche la volontà di azioni concrete nelle programmazioni future, capaci di conseguire buoni risultati.
















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