Sviluppare gli studi sull’emigrazione modenese tra Ottocento e Novecento; approfondire il fenomeno recente della “diaspora dei talenti”, il trasferimento all’estero di giovani altamente qualificati; promuovere nelle scuole progetti educativi sull’emigrazione. Sono questi i tre ambiti prioritari sui quali si concentrerà, fino alla fine di questo mandato legislativo, il lavoro della Consulta dei modenesi nel mondo che si è insediata giovedì 6 ottobre. All’incontro è intervenuta anche la presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini.
Ad annunciarli, la presidente Patrizia Cuzzani che ha sottolineato l’importanza di «creare una riflessione critica sul tema dell’emigrazione, di ieri ma anche di oggi. Ricordare che non più di due generazioni fa erano i modenesi a emigrare è utile per capire meglio l’immigrazione di oggi nel nostro paese. E confrontarsi – ha aggiunto Cuzzani – con i nostri giovani che scelgono di vivere all’estero è fonte di apertura e di conoscenza».
Della Consulta dei modenesi nel mondo, nominata dal Consiglio provinciale, fanno parte rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, della scuola, della Sanità e del mondo del lavoro, e rappresentanti dell’associazionismo. Vi partecipano anche due esperti: Antonio Parenti, 75 anni, assessore all’Immigrazione ed emigrazione del Comune di Pavullo, e Fernando Balestri, 71 anni, di Castelfranco, impegnato nel sociale, si occupa del fenomeno dell’emigrazione.