All’insegna dello slogan “Lavoro e cultura, la vita ci fa meno paura”, il sindacato lavori atipici NidiL/Cgil di Modena celebra la Giornata mondiale del lavoro Dignitoso venerdì 7 ottobre con un gazebo in piazza Grande. Al gazebo di Nidil saranno distribuiti libri gratuiti per tutti, per sottolineare lo stretto legame tra scuola, cultura e dignità del lavoro.
Dalle ore 9.30 e per tutta la mattina, il gazebo stazionerà in piazza Grande e accoglierà il corteo della Rete degli Studenti Medi che confluirà in piazza dopo aver sfilato nelle vie del centro storico. Sempre venerdì 7 ottobre è infatti previsto lo sciopero con manifestazione degli studenti per sostenere le loro proposte alternative sulla scuola.
Insieme a NidiL/Cgil saranno presenti al gazebo sindacalisti e lavoratori dei servizi della Filcams/Cgil e il Coordinamento precari del sindacato scuola Flc/Cgil, in continuità con la mobilitazione contro il lavoro precario che ha portato il 9 aprile scorso alla manifestazione a Modena e nelle principali città italiane “Il nostro tempo è adesso. La vita non aspetta. Liberiamoci dalla precarietà”.
Quest’anno la Giornata mondiale del lavoro Dignitoso (che Nidil/Cgil celebra da 2008) ha al centro il lavoro precario. Una precarietà che si riferisce a impieghi temporanei, instabili e a forme di lavoro contingenti, e dal punto di vista del lavoratore si traduce in rischi e incertezze, con ricadute particolarmente pesanti per le donne, alle quali viene negato il diritto alla maternità.
Nidil/Cgil, insieme alla Cgil, sostiene che il contratto di lavoro a tempo indeterminato torni ad essere la norma, riducendo le forme flessibili ed eliminando le superflue a partire da quelle più dannose (a chiamata, voucher, staff leasing). Vanno estesi a tutti i lavoratori diritti e tutele quali disoccupazione, casa integrazione, deve essere garantito a diritti minimi retributivi per analoga professionalità previsti dai contratti nazionali, siano essi lavoratori dipendenti o parasubordinati. Vanno rimosse le differenze salariali fra uomini e donne ancora esistenti a parità di mansione. Oltre ad una congrua indennità di maternità, va riconosciuto a tutte le madri lavoratrici il diritto all’allattamento e alla cura del bambino. Vanno assicurati più servizi pubblici e asili nido che aiutino le donne ad essere madri e lavoratrici. Va rivisto il sistema previdenziale affinché chi oggi lavora con contratti precari abbia una pensione dignitosa.