«Tutte le novità creano preoccupazione», ma non per questo bisogna «trincerarsi a difesa dell’esistente o di interessi individuali. Se vogliamo mantenere un sistema sanitario pubblico e universalistico, dobbiamo assumerci la responsabilità di compiere delle scelte, avendo come guida l’interesse generale dei cittadini». L’ha affermato il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini presentando in aula l’ordine del giorno della maggioranza sul Piano attuativo locale, lo strumento di pianificazione pluriennale dei servizi sanitari che andrà all’approvazione della Conferenza territoriale il 14 ottobre. «Il Pal – ha spiegato Sabattini – è il frutto di un percorso trasparente e partecipato iniziato più di un anno fa. Nel frattempo il quadro economico-finanziario del Paese è profondamente mutato, e il Pal non potrà non tenerne conto» ha aggiunto, ricordando ad esempio come l’aumento di un punto percentuale dell’Iva comporterà, per Modena, un aumento dei costi di almeno quattro milioni di euro, «soldi in meno, quindi, da spendere per l’assistenza».
Sabattini ha ricordato inoltre come le linee strategiche sulle quali è stato costruito il Pal siano state approvate «all’unanimità da tutti i sindaci, non solo da quelli di centrosinistra, perché la sanità è di tutti e dovrebbe essere tenuta fuori da tifoserie e bipolarismi. Con i cittadini di tutta la provincia – ha sottolineato il presidente – abbiamo dialogato per oltre un anno. Ma alla fine abbiamo il dovere di fare sintesi e dare risposte ai bisogni della comunità».
Quanto al Pal, Sabattini ha evidenziato «le scelte strategiche di potenziare la medicina di territorio e riorganizzare gli ospedali, in un’ottica di forte integrazione tra i diversi soggetti che compongono la rete dei servizi sanitari, vera ricchezza a disposizione dell’intera provincia. In quest’ottica – ha aggiunto – vanno evitate contrapposizioni e polemiche. Abbiamo bisogno di un sistema capace di dialogare e collaborare di più. La Facoltà di Medicina è una risorsa per l’intera rete, e la stagione che si apre dovrà essere caratterizzata da una forte collaborazione tra Aziende sanitarie e Università. Il Pal non rappresenta il punto di arrivo del percorso di integrazione, ma quello di partenza». Quanto agli ospedali, oltre a sottolineare l’esigenza di una «reale integrazione tra Policlinico e Baggiovara», Sabattini ha precisato infine che «nessun ospedale viene depotenziato. Cambiano i modelli organizzativi, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei pazienti».