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Lavoro nero nei cantieri della Bassa: Cisl chiede patto Sindacati-Imprese-Istituzioni

Apprezzamento della Cisl di Mirandola per l’azione di controllo dei cantieri edili che le forze dell’ordine, a partire dalla Guardia di Finanza, stanno compiendo in questo periodo nella Bassa Modenese.«Sappiamo che l’edilizia rappresenta da sempre un bacino di lavoro grigio e irregolare – afferma il responsabile della Cisl di Mirandola, Remo Perboni – Con l’aggravarsi della crisi economica abbiamo registrato è un aumento dei casi di lavoro irregolare, per la verità non solo nell’edilizia, ma anche in altri settori, come agricoltura e servizi. Attraverso i controlli si tutelano i diritti dei lavoratori e le imprese sane, si ripristina la legalità e la coesione sociale del nostro territorio». Perboni aggiunge che un contributo per combattere il fenomeno delle irregolarità nelle costruzioni potrebbe arrivare dalla cosiddetta “patente a punti”, cioè l’insieme di regole per l’accesso alla professione. «Peccato che il progetto di legge giaccia in Senato da circa due anni – sottolinea il sindacalista della Cisl – Anche il riallineamento dei costi contributivi tra dipendenti e artigiani potrebbe favorire una maggiore legalità nel settore edile». Il responsabile della Cisl di Mirandola ricorda che al lavoro nero è strettamente collegato anche il tema della sicurezza. Il Dlgs. 81/2008, meglio conosciuto come “Testo unico sulla sicurezza”, stabilisce che tutti i lavoratori che entrano in cantiere debbano essere formati e informati sui rischi connessi all’attività che svolgono; chi lavora senza un contratto regolare è ovviamente più esposto al rischio di infortuni. «Su questi temi è necessaria una maggior attenzione da parte di tutti. Per questo – continua Perboni – proponiamo di stringere un patto forte tra sindacati, associazioni imprenditoriali e istituzioni. Dobbiamo tutelare le imprese sane ed espellere quelle che, operando al di fuori delle regole, fanno una concorrenza sleale e sottraggono fette di mercato alle aziende regolari. Solo attraverso regole severe e trasparenti, – conclude il responsabile Cisl della zona di Mirandola – è possibile rilanciare il settore delle costruzioni nel nostro comprensorio».

















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