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Servizio idrico: i dati del bilancio sociale 2010 di Ato 4 Modena

Degli oltre 72 milioni di euro investiti nel triennio 2011-2013 dai gestori del servizio idrico (Hera, Aimag, SorgeAqua), oltre un terzo (circa 25 milioni) sarà concentrato sulla riduzione della dispersione delle reti acquedottistiche che, in base all’ultimo dato disponibile del 2009, resta oltre il 30 per cento dell’acqua erogata ma con una tendenza al miglioramento, in linea con il dato medio regionale (31 per cento) e inferiore alla media nazionale (42 per cento). Il resto delle risorse sarà impiegato per migliorare i sistemi fognari e la depurazione delle acque.

I dati sono contenuti nel Bilancio sociale 2010 di Ato 4 di Modena consultabile sul sito www.ato.mo.it.

«Nella gestione dell’acqua – sottolinea Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente e presidente dell’Autorità d’ambito provinciale (Ato) di Modena – dopo l’esito del referendum del giugno scorso si è aperta una fase di incertezza per le carenze del quadro legislativo nazionale. Il nostro impegno – assicura Vaccari – intende garantire la realizzazione degli investimenti previsti sulla rete idrica pari a 20 milioni di euro solo nel 2011 e contribuire alla definizione del nuovo assetto delle Ato che la Regione sta per approvare. Sarà importante comunque che la sede decisionale su investimenti e tariffe non sia allontanata dal territorio».

Oltre alla riduzione della dispersione, tra gli obiettivi raggiunti da Ato spicca il miglioramento del già buono sistema depurativo provinciale; attualmente, infatti, il 92 per cento della popolazione modenese è collegata a un depuratore, ma l’obiettivo è incrementare questa quota.

Dal bilancio Ato emerge, tra l’altro, che in sei anni (dal 2005 al 2010) i gestori hanno investito sul servizio idrico oltre 172 milioni di euro (al 2010 solo i Comuni di Fanano, Montese, Riolunato e Pievepelago non hanno usufruito di questi investimenti non avendo aderito all’affidamento del servizio).

I volumi fatturati di acqua sono scesi dai 54 milioni e 700 mila metri cubi del 2005 ai 51 milioni e 839 mila del 2009, mentre le utenze allacciate al servizio acquedottistico sono passate da 264.584 del 2005 alle 281.525 del 2009. Per quanto riguarda, invece, il sistema depurativo nel 2009 sono entrati negli 82 depuratori modenesi oltre 90 milioni di metri cubi di acque reflue con un abbattimento degli inquinanti come l’azoto pari al 90 per cento.

















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