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“I provvedimenti governativi? Del tutto inefficaci se non si interviene celermente sulla crescita economica”. Riflessioni del G.I 11 modenese sulla Manovra Finanziaria

“A cosa è servito approvare ben cinque Manovre Finanziarie consecutive, di cui le ultime due tra luglio e agosto, se il debito pubblico oltre ad aver ormai superato l’iperbolica cifra di 1.911 miliardi, continua ad aumentare vertiginosamente, senza il benché minimo accenno di frenata? Senza contare inoltre l’andamento dei mercati, instabile e perennemente in fibrillazione e adesso, per ultimo, ma di certo non meno grave il declassamento del debito pubblico da parte di una delle principali agenzie internazionali di rating?” Sono queste le domande che Simone Testa portavoce del G.I.11, e con lui tutto il coordinamento dei giovani imprenditori modenesi, si pongono di fronte ad una situazione che continua a destare, specie nel mondo dell’impresa non poche preoccupazioni. E ricordando inoltre che nella Finanziaria a parte le agevolazioni fiscali – marginali e riduttive – per le imprese costituite da under 35 (tassazione a forfait del 5%, per 5 anni fiscali), non c’è null’altro per coinvolgere i giovani a guardare il futuro del proprio Paese.

“Preoccupazioni – continua Testa – che aumentano, se consideriamo che l’ultima variazione alla Manovra, potrebbe essere addirittura l’anticamera per nuovi e ‘salati’ interventi. La Commissione Europea infatti, considerate le pessimistiche stime di crescita della nostra economia per l’anno in corso e per il 2012 – fattori che determineranno un’inevitabile calo delle entrate fiscali, stimati al momento in 20 miliardi di euro in meno – ha già sollecitato il Governo a ulteriori e più efficaci provvedimenti”. Una soluzione sicuramente tra le peggiori rincara Testa che evidenzia l’inutilità di un ulteriore incremento del prelievo fiscale a danno di imprese e cittadini (secondo le ultime stime, nel 2012 si arriverà alla cifra record del 44,1% del PIL contro il 42,8% del 2011): “L’effetto più ovvio e scontato – rimarca – sarà quello di deprimere ulteriormente la domanda interna, senza contare la minaccia concreta di un nuovo incremento dell’inflazione, dovuto all’aumento dell’IVA, che peserà sul reddito disponibile, quindi sui consumi, segnando nuove difficoltà per le imprese”.

Nel ricordare dunque che i Giovani Imprenditori sono pronti a fare la loro parte Testa, avverte: “Non si può più prescindere dunque dall’assumere decisioni urgenti ed efficaci per rilanciare la crescita della nostra economia, favorendo la nascita di nuove imprese, rilanciando la domanda interna, tagliando le tasse e il costo del lavoro, coinvolgendo e incentivando i giovani, investendo sulla formazione cercando soprattutto di porre un argine alla disoccupazione”, ricordando la maglia nera in quest’ambito di Modena a livello regionale, in cui sotto i 35 anni è senza lavoro il 14,4%. “Auspichiamo quindi ci sia da parte del Governo più coraggio e più determinazione nel taglio della spesa pubblica, soprattutto quella improduttiva e dove più evidente lo sperpero di denaro pubblico. Fin da subito è necessario riportare a pareggio il bilancio dello Stato e iniziare ad abbassare con determinazione la montagna del debito pubblico. Sarà importante poi – conclude Testa – smettere di giocare con la nostra reputazione e con la nostra credibilità internazionale. Servono una maggiore sobrietà nei comportamenti privati e un severo rigore e una grande serietà nella politica e nella gestione della cosa pubblica. Basta con la corruzione e con il malaffare”.
















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