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Amministratore di sostegno, nel reggiano uno sportello gestito da volontari

Nasce uno sportello di prima assistenza per la figura dell’amministratore di sostegno, garantito da volontari, a supporto dell’attività della Cancelleria del Tribunale. La decisione è stata sancita con un protocollo che vede la firma di Provincia, Comune di Reggio Emilia, la zona sociale di Scandiano (di cui il Comune di Scandiano è capofila), Tribunale di Reggio Emilia, Ausl e Centro servizi per il volontariato Dar Voce.

Il protocollo è stato firmato questa mattina in Provincia dall’assessore Marco Fantini, dall’assessore del comune di Reggio Emilia Matteo Sassi, dall’assessore del comune di Scandiano Alberto Pighini; dal presidente del tribunale Francesco Maria Caruso; dal presidente di Dar Voce Tito Gobbi e da Elisabetta Negri dell’Ausl.

La Provincia di Reggio Emilia, in partnership con altri soggetti, partecipa infatti ad un gruppo di lavoro che si occupa della figura dell’amministratore di sostegno.

In particolare collabora col Centro di Servizi per il Volontariato “Dar Voce”(in quanto rappresentativo anche delle associazioni ch si occupano della disabilità) e in specifico con le associazioni FACE e Sostegno e zucchero, l’AUSL (dipartimento di salute mentale), il comune di Reggio Emilia e la zona sociale di Scandiano.

La collaborazione nasce con l’intento di mettere in sinergia esigenze e forze dei diversi partecipanti per semplificare ed agevolare i percorsi che riguardano le famiglie, o i singoli, coinvolti nell’attivazione e supporto della figura dell’amministratore di sostegno.

La legge regionale prevede infatti la creazione di strutture di consulenza in materia legale, economica, sociale e sanitaria, nonché la formazione, l’aggiornamento ed il supporto tecnico-informativo rivolte a volontari ed operatori: in relazione a ciò esiste un percorso già attivato da Dar Voce. Inoltre, nella stessa legge, è prevista l’istituzione a livello provinciale di un elenco di soggetti disponibili ad assumere l’incarico di amministratore di sostegno. In vista dell’uscita delle linee guida regionali che assegnano alle Province un ruolo di supervisione e coordinamento, la Provincia di Reggio Emilia ha in corso quindi tutte le attività utili a rendere operative le funzioni del suddetto registro.

La collaborazione col Tribunale

La proposta di collaborare col Tribunale, se in un primo tempo nasce nel tavolo di lavoro per riuscire a concordare a priori coi giudici tutelari modalità che semplifichino l’iter di nomina dell’amministratore di sostegno, in seguito si è trasformata in una proposta di protocollo che, oltre al Tribunale, vede la presenza della Provincia, del Comune di Reggio, dell’AUSL, della zona sociale di Scandiano e del Centro servizi Dar Voce per la costituzione di uno sportello informativo e di assistenza sull’amministratore di sostegno, garantito da volontari, a supporto dell’attività della Cancelleria del Tribunale.

Si tratta di un servizio pensato per la cittadinanza e soprattutto per quella fascia debole di cittadini che si trovano a dover affrontare la necessità di una simile tutela. L’istituto dell’amministratore di sostegno, toccando e compromettendo diritti personalissimi, ha in effetti a che fare con gli inevitabili risvolti umani di questa situazione. L’attività di paziente ascolto e di informazione più personalizzata che sarebbe qui necessaria, non può essere svolta, né compete, alla cancelleria del Tribunale, già comunque pesantemente oberata dalla propria attività ordinaria e per la quale le richieste di nomina dell’amministratore di sostegno rappresentano una percentuale importante di lavoro.

L’attivazione di un accordo in tal senso ha come precedenti diversi esempi in Veneto, tra cui quello del Tribunale di Padova che nel 2007 ha stipulato un protocollo d’intesa con il Comune per attivare uno sportello destinato a ricevere e trattare le procedure dell’amministratore di sostegno.

Lo sportello

Con la collaborazione di volontari formati dal Tribunale, per la parte relativa alle istanze di nomina, e da Dar Voce, per la parte relativa alla figura dell’ADS, è quindi prevista l’apertura dello sportello nella sede del Tribunale di Reggio Emilia che aiuti i cittadini ad accelerare i tempi delle pratiche burocratiche.

Un’eventuale sua futura evoluzione potrebbe essere l’apertura di sportelli sul territorio provinciale, ovunque ci sia un giudice di pace. Detto sportello si dovrebbe occupare in pratica di informare i cittadini, orientarli nella migliore forma di tutela, sostenerli nella compilazione dei diversi atti/procedure, supportare la Cancelleria dello stesso Tribunale allo svolgimento efficiente ed efficace delle attività (eccetto quelle di esclusiva competenza della Cancelleria).

La figura dell’Amministratore di sostegno

La Legge Regionale 24 Luglio 2009, n. 11 “Norme per la promozione e la valorizzazione dell’amministratore di sostegno, istituto previsto alla legge 9 gennaio 2004, n. 6” promuove la figura dell’amministratore di sostegno nell’ambito del sistema integrato dei servizi sociali e sanitari. La persona che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la residenza o il domicilio (art. 404CC). L’amministratore di sostegno permette quindi “di tutelare con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia, nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente.”

















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