lunedì, 29 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCeramicaIl presidente di Confindustria Emma Marcegaglia oggi a Baggiovara





Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia oggi a Baggiovara

Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia era a Villa Marchetti, sede di Acimac, questo pomeriggio per tenere a battesimo una nuova integrazione operativa tra Acimac, Associazione dei Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica ed Ucima, Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio.

“E’ una mission che ci siamo imposti – ha affermato Emma Marcegaglia – quella di una sempre più forte sinergia tra associazioni aderenti a Confindustria entro il Maggio 2012, data della fine del mio mandato. Per questo oggi ho voluto partecipare: Acimac ed Ucimu aprono una strada che rappresenta il futuro.

Il modello che abbiamo in mente è quello di mantenere le singole associazioni, ogni associato vuole sentirsi a casa propria, mettendo però assieme i servizi alle aziende riducendo i costi e migliorando la loro qualità. Queste due associazioni – ha aggiunto – sono leader al mondo nel loro settore, mettendosi assieme possono fare rete offrendo maggiori soluzioni e sempre più efficaci ai loro associati”.

Le due Associazioni manterranno, ovviamente, le loro autonome strategie e rappresentanze politiche, continuando a essere guidate da due differenti Presidenti (Pietro Cassani per Acimac e Giuseppe Lesce per Ucima) e da autonomi Consigli Direttivi, espressione dei due settori industriali.

“È per noi grande motivo di orgoglio essere riusciti a portare a termine per primi, tra le tante Associazioni di Confindustria, questo accordo strategico con l’Associazione dei costruttori di macchine per il confezionamento e l’imballaggio, superando tutte le difficoltà che questo genere di operazioni comporta” – dichiara il Presidente di Acimac, Pietro Cassani. “Altrettanto importante è stata la lungimiranza degli imprenditori associati che hanno subito colto nell’operazione la possibilità di mantenere negli anni, slegandoli dagli altalenanti andamenti del mercato, gli importanti servizi erogati dalla nostra associazione”.

“L’integrazione con la struttura operativa di Acimac – aggiunge il Presidente di Ucima, Giuseppe Lesce -, dinamica e altamente professionale, assicurerà alle nostre aziende associate un importante incremento dei servizi offerti e la possibilità di crearne di nuovi, tarati sulle esigenze specifiche del nostro settore industriale”.

“Siamo inoltre sicuri – concludono i due Presidenti – che questo sodalizio offrirà ad entrambi i nostri settori industriali importanti occasioni di scambio e confronto tra i nostri imprenditori e possibilità di sviluppo comune su scala mondiale, oggi più che mai essenziali per assicurare una maggiore conoscenza e presidio dei mercati mondiali dove i nostri due settori realizzano in media l’80% del giro d’affari. Questa operazione, una volta a regime, porterà inoltre importanti benefici economici alle rispettive associazioni”.

A governare il processo di integrazione e gestione delle due strutture operative è stato chiamato Paolo Gambuli, già direttore generale di Acimac, che ha ricevuto pieno mandato dai Consigli Direttivi di entrambe le Associazioni.

L’unione gestionale tra Acimac e Ucima consentirà alle due Associazioni di ampliare e migliorare la qualità dei servizi offerti e delle iniziative messe in atto a sostegno della competitività e promozione delle aziende associate, consentendo, inoltre, di amplificare il peso politico e industriale dei due settori a tutti i livelli di relazioni istituzionali.

Acimac e Ucima rappresentano direttamente oltre 200 aziende, dislocate principalmente in Emilia Romagna e Lombardia ma presenti in sei regioni del territorio nazionale. I due settori generano complessivamente circa 5.500 milioni di euro di fatturato annuo, realizzato da oltre 500 aziende.

Il Presidente Marcegaglia è poi intervenuta sulla situazione economica nazionale: “Siamo anche disponibili ad una eventuale tassa sul patrimonio, ma non uno spot che abbassi il debito da 120 a 100, perchè sarebbe solamente un alibi per i politici a continuare nella spesa pubblica. Una tassa sul patrimonio che rientri in un’ottica di una vera grande riforma fiscale che finalmente abbassi l’irap, l’irpef, abbassi le tasse e dia la spinta ad una nuova e vera crescita, ci troverebbe favorevoli. Quel che non accettiamo è questa perenne situazione di stallo: cosi non si può più andare avanti”.

I NUMERI DELL’INTEGRAZIONE OPERATIVA ACIMAC – UCIMA

SINTESI DATI ECONOMICI DI SETTORE

UCIMA

PRIMO SEMESTRE 2011

FATTURATO: 2.259,4 milioni di Euro (+22,6% sullo stesso periodo del 2010)

EXPORT: 2.054 milioni Euro (+26,8% sul 2010)

2010

FATTURATO: 3.759 milioni di Euro (+16,4% sul 2009)

EXPORT: 3.322 milioni di Euro (16,8% sul 2009))

MERCATO INTERNO: 788 milioni Euro (+20,7% sul 2009)

Numero imprese: 250

Addetti 16.400

ACIMAC

PRIMO SEMESTRE 2011

FATTURATO: 663,5 milioni di Euro (+21,1% sullo stesso periodo del 2010)

EXPORT: 541 milioni di Euro (+28,4% sul 2010)

2010

FATTURATO: 1.393,9 milioni di Euro (+8,6% sul 2009)

EXPORT: 1.067.1 milioni di Euro (+12,7% sul 2009))

MERCATO INTERNO: 326,8 milioni Euro (-2,8% sul 2009)

Numero imprese: 157

Addetti 6.228
















Ultime notizie