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Cordoglio a Reggio Emilia per la morte di Ugo Benassi

Per il senatore Ugo Benassi, sindaco di Reggio Emilia dal 1976 al 1987, scomparso stamani, verrà allestita la Camera ardente con picchetto d’onore in Sala del Tricolore, domani domenica 18 settembre, dalle ore 15 alle ore 19 e lunedì 19 settembre dalle ore 9 alle ore 14. I funerali si svolgeranno lunedì 19 settembre, alle 14.30, al Cimitero Nuovo. Lunedì 19 settembre sarà proclamato il lutto cittadino. Oggi e domani mattina la salma verrà esposta alla Camera ardente del Santa Maria Nuova.

Ugo Benassi era nato a Valestra di Carpineti (Reggio Emilia) il 24 settembre 1928. Ha vissuto sempre a Reggio Emilia, inizialmente nelle frazioni di San Bartolomeo, Pratofontana e Mancasale, dove il padre Celso insegnava nelle scuole elementari. Era il secondo si sette fratelli. Il suo impegno politico iniziò nel dopoguerra, prima nel movimento giovanile, poi nell’organizzazione provinciale del Pci. Dal 1955 al ‘64 ha fatto parte della Segreteria della federazione comunista. Assessore al Bilancio nell’Amministrazione provinciale dal 1963, ne è diventato vicepresidente nel 1969. Ha lasciato tale responsabilità nel 1976, quando viene eletto sindaco della città di Reggio Emilia: carica mantenuta sino al 1987. Nel 1986 viene nominato commendatore della Repubblica. Dal 1987 al 1992 è stato senatore della Repubblica. Dal 1994 al 2006 è stato presidente dell’Istituto Cervi. Da quest’anno era presidente del Collegio dei garanti di Istoreco. Attualmente è iscritto ai Democratici di Sinistra.

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Anche la Provincia di Reggio Emilia è in lutto per la scomparsa del senatore Ugo Benassi. Nella sua lunga e gloriosa carriera politica, Benassi è stato consigliere provinciale dal giugno 1963 al maggio 1976 – quando divenne sindaco di Reggio Emilia – ricoprendo la carica di vicepresidente della Provincia dal 1970 al 1976.

“Ho incontrato Ugo Benassi proprio una decina di giorni fa e mai avrei immaginato una scomparsa così improvvisa – ricorda la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – In quella occasione un po’ mi sgridò, in maniera bonaria come era solito fare, per la posizione che avevo espresso in una intervista pochi giorni prima sulle Province, dichiarandomi favorevole a superarne l’attuale assetto, sia per funzioni sia per dimensioni, pur mantenendo un ruolo istituzionale intermedio tra Comuni e Regione. Mi disse, tuttavia, che avevo fatto bene a porre pubblicamente il problema in modo serio e non, come avviene da troppo tempo, approssimativo. Anche da quell’incontro ho ricavato l’impressione di un uomo ancora molto presente sulle questioni politiche – come del resto sapevamo leggendo sempre con piacere le sue prese di posizione, anche quelle più pungenti – a conferma che le capacità intellettuali e l’acume politico non passano con l’età: ed Ugo Benassi, per tutta la vita, ha sempre dimostrato queste grandi capacità, unite a un formidabile impegno civile e sociale nel partito – a partire da quel Pci di cui era ancora un convinto difensore, pur avendo aderito a tutti i successivi passaggi – e nelle istituzioni.

Io lo conobbi, come vicepresidente della Provincia, negli anni Settanta quando – giovanissima e precaria (per molti anni…) – entrai nell’ente e ricordo il grande rispetto che suscitava in noi. Poi, dal 1976, abbiamo tutti avuto modo di apprezzarne il formidabile impegno come sindaco di Reggio Emilia, carica attraverso la quale ha segnato profondamente la vita della nostra città, favorendone crescita e sviluppo: Benassi è stato protagonista di quella grande stagione di estensione dei servizi ai cittadini che ha originato quel modello emiliano-romagnolo che ancora regge ed è vincente. Un modello che non è nato per caso, ma proprio grazie all’impegno ed all’intelligenza di tanti amministratori come Ugo Benassi.

“Nel salutarlo con grande affetto – conclude la presidente Sonia Masini – porgo alla figlia ed ai familiari di Ugo le più sentite condoglianze di tutta la comunità provinciale, unita nel ricordo di un uomo davvero straordinario”.

Anche il presidente del Consiglio, Gianluca Chierici, ha espresso alla famiglia il cordoglio dell’assise provinciale “per la scomparsa di un grande protagonista della vita politica e, soprattutto, dello sviluppo di Reggio Emilia e della nostra provincia”. “Il suo impegno e la sua passione prima ai vertici della Provincia, poi alla guida del Comune capoluogo, hanno contribuito in maniera significativa alla crescita del nostro territorio”, sottolinea il presidente Chierici.

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Il sindaco e senatore Ugo Benassi è scomparso, questa mattina, all’età di 83 anni. Figlio di un insegnante elementare, attivista del movimento giovanile comunista, poi dirigente provinciale del PCI, assessore provinciale, sindaco per ben 11 anni e poi senatore della Repubblica – nonché presidente “volontario”, come specificava sempre, dell’Istituto Cervi – Benassi ha amato Reggio Emilia e i reggiani, e da loro è sempre stato profondamente ricambiato.

Benassi ha guidato la città – dal ’76 all’87 – in anni di grande mutamento e di profonda passione sociale e politica. Undici anni che hanno davvero creato gran parte di ciò che è la Reggio che conosciamo.

Benassi portò il gonfalone di Reggio Emilia ai funerali di Enrico Berlinguer. Amico di Loris Malaguzzi, ha difeso e fatto crescere le scuole d’infanzia comunali. E’ grazie a Ugo Benassi che Reggio Emilia si può fregiare del titolo di Città del Tricolore: ricordiamo la battaglia a colpi di manifestazioni di popolo tra Reggio e Milano per la primogenitura della bandiera nazionale, di cui Ugo fu condottiero vigoroso e vincitore. Il prestigio ed il rispetto che si è conquistato come uomo delle istituzioni gli è valso recentemente riconoscimenti anche da parte di Giorgio Napolitano.

Nell’impossibilità di racchiudere in poche righe tutto ciò che ha dato questa figura alla città, ci piace ricordare come lui stesso abbia sempre scelto di mantenere un ruolo attivo, forte, puntuale nel panorama politico reggiano e nel Partito Democratico che ha spinto verso la sua nascita e verso le nuove sfide con una grande capacità di visione. Ugo Benassi ha scelto di dire con grande libertà ciò che pensava. Non mancava mai la sua parola, la sua opinione, il suo consiglio nei passaggi importanti. Per questo ci mancherà. Se ne è andato un pezzo importante non solo del passato della città, ma del suo presente, che molto ha dato al suo futuro.

Superati gli 80 anni Ugo Benassi ha aperto un blog dve scriveva il suo punto di vista concedendosi ad ampi confronti con parole sferzanti, mai tirandosi indietro. Ci piace ricordarlo con le parole che lui stesso scelse come inaugurali del suo nuovo sito:

“Perchè un uomo politico della mia generazione, che non è riuscito a “pensionare la testa”, sente il bisogno di aprire questa piccola finestra sul mondo virtuale? Vivo nel quotidiano con i cittadini della mia città e sento stati d’animo pieni di sofferenza e di interrogativi non semplici. Per loro occorrono parole di ottimismo e di coraggio utili a infondere nuova fiducia e speranza, che i compagni delle passate generazioni, che hanno contribuito a liberare e a ricostruire il nostro Paese, hanno l’autorità e la responsabilità di offrire loro”.

Ecco, ci mancheranno quelle parole di ottimismo e di coraggio.

Ugo, ti salutiamo come tu facevi dalle tue pagine. Il Partito Democratico si stringe al dolore dei familiari in questo momento di lutto che colpisce Reggio Emilia e la famiglia Benassi.

Roberto Ferrari, Segretario provinciale Pd Reggio Emilia

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Un amore profondo, intimo e totale per la città di Reggio e per tutti i reggiani: era quello che ha sempre sentito Ugo Benassi e che ne ha ispirato l’azione, facendone una figura esemplare per la dedizione al bene della comunità.

Così mi piace ricordarlo, Ugo.

L’amico, il compagno Ugo Benassi.

Se ne va un amministratore generoso, attento, capace.

Un Sindaco che dopo ed assieme a Campioli e a Bonazzi ha saputo far crescere Reggio, portandola ai suoi primati di qualità in ambito nazionale. Un Sindaco che non si è mai risparmiato, anche in consigli ed incoraggiamenti a chi gli è succeduto.

Un uomo politico che non ha mai smesso di riflettere sui problemi di oggi, di ragionare con lucidità sul passato, di intuire il corso delle cose venture.

Un curioso, sempre aggiornato, informato,vivace col quale era sempre piacevole e interessante ritrovarsi a conversare.

Persone come Ugo Benassi ci riconsegnano il senso più autentico della politica, la sua utilità, la sua nobiltà.

Grazie Ugo.

Un abbraccio e tua figlia e a tua nipote, da te tanto amate. E a tutta la tua cara famiglia.

Giulio Fantuzzi

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Da giovane presidente di Circoscrizione ho iniziato il mio percorso politico durante il periodo della sua amministrazione e di lui conservo ancora oggi il ricordo della sua eccezionale sensibilità nei confronti delle persone e dei cittadini, di cui promosse la partecipazione attiva alla vita della città e dei quartieri.

Da Sindaco seppe sviluppare fortemente l’attività delle Circoscrizioni con progetti di valorizzazione del territorio e iniziative di carattere ricreativo e culturale che portarono alla nascita dei primi centri sociali, straordinarie esperienze di vita e di aggregazione oggi più che mai moderne e attuali.

Interprete di un modo nuovo di vivere i quartieri e la città, lo ricorderemo per l’innata capacità di mettere al centro della sua vita di Amministratore e di Uomo i diritti e i doveri delle persone e dei cittadini.

Sentite condoglianze alla famiglia e alla città per la perdita del caro Ugo da parte mia e di tutta l’Azienda Acer Reggio Emilia.

Marco Corradi, Presidente Acer Reggio Emilia

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“Sono molto grato a Ugo Benassi perché fin dagli inizi del mio mandato mi è sempre stato vicino, con i suoi consigli, la sua attenzione, le sue intrusioni amichevoli: una persona che aiutava con discrezione nel prendere decisioni. E’ rimasto sempre sindaco, anche quando ha smesso di farlo. Perdo un amico, che è stato d’esempio sui temi di fondo”.

Così il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio ricorda Ugo Benassi, senatore, sindaco della città dal 1976 al 1987, scomparso oggi all’età di 83 anni. Delrio ha fatto visita alla salma e ai familiari del senatore Benassi nel pomeriggio di oggi, all’obitorio del Santa Maria Nuova. Domani, 18 settembre, il feretro sarà traslato nella Sala del Tricolore, dove verrà allestita la Camera ardente, aperta al pubblico, dalle ore 15 alle ore 19 e lunedì 19 settembre dalle ore 9 alle ore 14. Alle ore 13 di lunedì, il sindaco Delrio e l’onorevole Antonio Bernardi terranno l’orazione funebre in Sala del Tricolore.

FAMIGLIA E VALORI – “Ugo Benassi – prosegue Delrio – aveva ben chiaro il senso delle priorità. Sul piano personale, sapendo dell’impegno che comporta l’essere sindaco, mi raccomandava di non trascurare la famiglia, gli affetti, i figli. Aveva grandi valori umani e familiari. Teneva molto ad andare comunque a prendere la sua bambina a scuola, anche quando si attraversavano momenti difficili, teneva alla vicinanza della moglie, per la quale aveva grande affetto e dedizione.

CITTÀ, DIALOGO E INNOVAZIONE – “Reggio – dice Delrio – perde un grande sindaco, con una passione autentica e profonda per la sua città, per i problemi veri della politica, non quelli finti che spesso si discutono. Credo che a Benassi vada riconosciuta l’apertura di una grande stagione di dialogo, basata sulla volontà di decidere coinvolgendo tutti. E’ sempre stato uomo di forti e profonde convinzioni, ma mai di parte. Ha sempre voluto da sindaco provare a coinvolgere tutti, su tutte le scelte, anche le più complicate. Sull’urbanistica, i temi sociali, sullo sviluppo del Welfare, ad esempio, aprì canali di dialogo nuovi, coinvolgimento le forze economiche, sociali, culturali, con un’energia e una forza uniche. E’ stato l’uomo del decidere e del lavorare insieme. Da lui una lezione di ascolto e dialogo, anche con le realtà più lontane”.

“Ugo Benassi decideva e innovava dialogando – sottolinea il sindaco Delrio – Era come ossessionato dalla ricerca di coinvolgere e convincere tutti, perché voleva che le soluzioni fossero condivise dalla comunità e non fossero frutto di una scelta di parte. Questa sua volontà di dialogare, decidere e innovare dialogando è stata la sua caratteristica più spiccata sul piano umano, politico e di amministratore pubblico”.

IL VESCOVO BARONI E L’ESPLOSIONE SOCIALE DEL FENOMENO-DOROGA – “Aprì canali di dialogo inaspettati – ricorda il sindaco Delrio – Penso al suo rapporto specialissimo con il vescovo Gilberto Baroni, a sua volta persona speciale. Penso al rapporto specialissimo che costruì con tutte le realtà del Terzo settore, dell’associazionismo, del volontariato, che lui cominciò a promuovere all’interno dei servizi di Welfare, con il lavoro della sua Giunta. Penso ancora alle discussioni impegnative che ebbe sulla ristrutturazione dei campi nomadi, su come gli emarginati debbano essere parte della città, in un contesto di accettazione di tutti. Quindi, il fenomeno della droga, che negli anni in cui lui era sindaco esplodeva come fenomeno sociale, problema che Benassi affrontò ancora una volta con il dialogo: con il Comitato anti-droga di De Pietri, con la comunità di don Artoni. Ha lavorato tantissimo per la città, per farla crescere e farla crescere insieme: è la sua lezione politica più grande”.

POLITICA E CORAGGIO: DA PIAZZA TIEN AN MEN ALLA BOLOGNINA – “Nello stesso tempo, Ugo Benassi è stato uomo di grande coraggio – prosegue il sindaco – Mi riferisco alle posizioni che prese ad esempio quando avvenne la tragedia di piazza Tien An Men: pur essendo uomo di partito, disse che bisognava togliere la parola ‘comunista’ dal simbolo di tutti i partiti, perché quel nome offendeva, non ci si poteva più definire comunisti. Lui, che era una persona profondamente comunista, che ha sempre amato e lottato per le sue idee e ha sempre vissuto nel partito, fu uno dei primi ad abbracciare la svolta della Bolognina. Riformatore e innovatore, anche sui grandi temi politici. Aveva intuizioni straordinarie e, a quel punto, non aspettava che tutti fossero d’accordo: affermava le sue idee e intuizioni pubblicamente, rischiando di persona. Aveva il coraggio di dire le cose come le pensava”.

UNA POLITICA AMICA – “Dunque – conclude Delrio – senso della famiglia, forte senso della comunità intesa come luogo di volontà del decidere insieme, coinvolgimento di tutti e grande coraggio nella politica. Una politica, che lui amava definire ‘politica amica’, che cioè sa coinvolgere, sa decidere e sa dire le cose con verità, è una politica che rimarrà sempre amica dei cittadini. C’è una grande lezione in questo, che non possiamo né dobbiamo lasciare cadere. Ricordo con particolare affetto il giorno in cui lo andai a prendere in auto per accompagnarlo a far visita al suo predecessore, Renzo Bonazzi e prima ancora l’incontro che ebbi con lui e lo stesso Bonazzi, tre amici appunto, sulla realtà dei centri sociali, sulle idee che li avevano ispirati e sul loro futuro. E su come la nostra città si andava trasformando”.

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Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia del Senatore Ugo Benassi, capace sindaco di Reggio Emilia.

Io e il Sen. Benassi ci siamo incontrati più volte durante manifestazioni ufficiali, i nostri sguardi si sono spesso incrociati, quasi come ci scrutassimo a vicenda, ma sempre con un senso di rispetto e di stima reciproca che andava ben oltre la semplice diffidenza data dal militare in schieramenti politici opposti.

Sono vicino alla famiglia per la scomparsa di un uomo che ha contribuito a costruire una città che a Lui deve rispetto e riconoscenza.

Fabio Filippi cons. reg. PdL.

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Apprendo con sincero cordoglio e grande tristezza della scomparsa di Ugo Benassi.

Benassi è stato uno dei più importanti uomini politici reggiani degli ultimi decenni e, nel corso di una lunga e prestigiosa carriera ha onorato Reggio e il Paese, coniugando le sue capacità amministrative e politiche con una profonda sensibilità istituzionale. Fece propri i valori della Resistenza, diffondendoli e tenendoli vivi con passione anche attraverso la presidenza del Cervi. Perdiamo una figura di grande valore, che abbiamo stimato e che aiutato Reggio Emilia a raggiungere quel livello di equità, sviluppo e benessere che ci è riconosciuto a livello nazionale. La comunità di Casalgrande si stringe attorno alla famiglia e ai familiari di Benassi vanno le mie condoglianze più affettuose.

Il Sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi

Foto: il Presidente Giorgio Napolitano con Ugo Benassi in occasione della presentazione del libro “Una Politica Amica”

















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