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Bologna: si sente male in cantiere e muore poi in ospedale. Aperta una inchiesta

La Procura felsinea ha aperto un’inchiesta disponendo l’autopsia per chiarire le cause del decesso di un operaio italiano di 52 anni, morto in ospedale a Bologna dopo essersi accasciato al suolo nel cantiere edile dove lavorava a Pianoro. Il fascicolo, aperto dal pm di turno Claudio Santangelo, ipotizza le lesioni contro ignoti.

I fatti risalgono a sabato scorso quando l’operaio mentre era all’interno del cantiere edile, come raccontato dal suo datore di lavoro al momento unico testimone dell’accaduto, si è accasciato al suolo cadendo pesantemente a terra. E’ intervenuto il personale sanitario del 118 che ha trasportato il 52enne in condizioni di media gravità all’ospedale S.Orsola. Nelle successive 36 ore le condizioni dell’operaio si sono aggravate fino al coma irreversibile ed il decesso per un’emorragia cerebrale.

Sono ancora da chiarire le circostanze e la dinamica della vicenda.  Non si esclude che possa essersi trattato di un malore e che l’uomo abbia sbattuto la testa nell’impatto con il suolo. Del caso si occupano i carabinieri che stanno verificando se ci sono altri testimoni che possano fornire elementi utili alle indagini.
















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