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Bologna: la Consigliera Cocconcelli (LN) in merito all’aumento di casi di TBC in Italia

“Tubercolosi, in aumento i casi in Italia. Il micobatterio della TBC è sempre più resistente ai farmaci. Dato che la tubercolosi è una malattia che ancora preoccupa il mondo, soprattutto i paesi in via di sviluppo, dove trova facili “prede” tra le persone denutrite, immunologicamente deboli e particolarmente tra i malati di AIDS. La propagazione della TBC – spiega la consigliera comunale della Lega Nord Mirka Cocconcelli nel suo intervento – è favorita dai flussi migratori particolarmente quelli provenienti dall’Est Europa, dalla Cina e dall’India”.

“L’allarme è stato lanciato da medici senza Frontiere nel documento:

“Tubercolosi: omissione di soccorso” e dalla Commissione Straordinaria per la tutela dei diritti umani del Senato. Relativamente all’Italia nel solo 2008 sono stati notificati 4.418 casi di tubercolosi in 19 regioni e due province autonome Bolzano e Trento. Le province di Roma e Milano notificano da sole il 25% dei casi totali presenti sul territorio nazionale nel 2008.

Il 73% dei casi notificati nel 2008 provengono da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio (le Regioni a più alto tasso di immigrazione).!!!!!

Nei primi 6 mesi del 2011 al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi sono stati diagnosticati 55 casi di TBC, di cui il 60% è stato riscontrato in persone provenienti dall’estero. Aumentano soprattutto i casi in soggetti provenienti dall’Est Europa (Romania).

Il dato non è allarmante come riferisce Maria Paola Landini ordinario di micro biologia del Policlinico Sant’Orsola, ma non bisogna abbassare la guardia dato che l’Emilia Romagna è la regione tra quelle con il più alto tasso di incidenza, circa 55 casi all’anno “Bologna, spiega la Prof. Landini è la città con il più alto numero di casi” (resto del Carlino 20 agosto2011).

Si parla di circa 130/150 casi nel 2010. L’aspetto che preoccupa è legato alle infezioni latenti e a quelle antibiotico-resistenti (ceppi cosiddetti Mdr – Multy Drag Resistent – cioè resistenti ai più efficaci farmaci antitubercolari e che sono, al momento, prevalentemente a carico dei soggetti immigrati); mentre l’incidenza in Italia di TBC è di 7-10 casi ogni 10mila abitanti, l’incidenza in Tunisia è del 25 ogni 10mila abitanti (fonte Ministro Fazio 14.04.2011).

Tendo a sottolineare che il paziente che viene in contatto col batterio può rimanere infetto anche per anni, senza ammalarsi e a questo punto il soggetto può trasmettere inconsapevolmente la malattia per via aerea (tosse e sternuti). Quando ci si ammala di forme TBC resistenti ai farmaci, non esistono antibiotici per curare i pazienti, per cui sorge il problema di isolare questi malati, visto che il contagio avviene per via aerea, particolarmente in ambienti poco aereati e ad alta concentrazione di persone.

In Italia il maggior numero di malati (5.000 nuovi casi all’anno di TBC) proviene da Romania seguita da Marocco, Senegal, Perù, Pakistan, India, Cina popolare, Filippine, Equador , Bangladesh. Lo stesso Ministero della Salute italiano e la stessa OMS- Organizzazione Mondiale Sanità nel rapporto “Global Tubercolosis Control 2010” ha lanciato l’allarme sui casi verificatesi in Italia nel decennio 1999 -2008. Il gruppo di studio Infezioni e TBC AIPO – Gruppo SIMeR 2007 pubblicato sul bollettino Fnmceo n. 10 del 2009 attesta che la percentuale di infetti tra gli immigrati provenienti dai paesi ad alta endemia tubercolare, varia dal 40% al 70%.

Quindi mi permetto di affermare CHE NON ESISTE nessun allarme, ma nessuna sottovalutazione dei dati, questo concetto ce lo ricorda anche la recente dichiarazione di Berlino sulla TBC e la risoluzione 62.15 dell’Assemblea mondiale della sanità del 22maggio 2009 a riguardo di: “prevenzione-controllo della tubercolosi per ridurre il rischio della diffusione della tubercolosi Mdr e Xdr resistenti (Tubercolosi antibiotico resistenti).

Visti i dati preoccupanti sull’incidenza di TBC tra gli immigrati perché non istituire un provvedimento che obblighi di eseguire la mantoux nei soggetti recentemente immigrati come si evince dall’art. 2.5.22 del provvedimento 17.12.1998 della Conferenza Stato-Regione che obbligherebbe ad eseguire la mantoux e come ribadito sul bollettino Fnomceo n.10 del 2009 dal Dr Rossitto, responsabile dispensario TBC di Siracusa.

Sarà mia cura presentare un ordine del giorno col quale chiederò l’applicazione di tali provvedimenti”.
















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