Compie 23 anni la “Magna Charta Universitatum”, promossa dall’Università di Bologna e sottoscritta finora da 721 atenei nel mondo, e durante la cerimonia di venerdì vedrà 31 nuove sottoscrizioni: i nuovi firmatari provengono da Azerbaijan, Francia, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Moldova, territori Palestinesi, Slovenia, Turchia e Ucraina. La Magna Charta, che enuncia i principi fondamentali di libertà di pensiero, di conoscenza, di ricerca e di insegnamento, festeggia il suo anniversario – giovedì 15 e venerdì 16 settembre – con un convegno internazionale nell’aula magna di Santa Lucia, che vedrà la partecipazione di personalità di spicco del mondo culturale, politico-istituzionale e accademico internazionale, tra cui l’ex premier Romano Prodi.
L’Osservatorio della Magna Charta Universitatum ha sede a Bologna e ha la funzione di vigilare sull’applicazione dei principi fondamentali sanciti dalla Magna Charta. Il Consiglio è presieduto oggi da Ustun Erguder della Sabanci University (Turchia), l’Università di Bologna è rappresentata dal Rettore Ivano Dionigi e dal prorettore alle Relazioni internazionali Carla Salvaterra. Il professore Fabio Roversi-Monaco, Rettore dell’Alma Mater nell’anno della stesura del documento e presentatore della Magna Charta Universitatum, è il presidente onorario dell’Osservatorio Magna Charta.
Ogni anno, per celebrare la storica firma e accogliere nuove adesioni, l’Osservatorio organizza un momento di riflessione e di confronto aperto al pubblico sui temi connessi ai principi ispiratori e costitutivi della Magna Charta Universitatum: la libertà di insegnamento e di ricerca e il ruolo educativo e sociale delle università.