Paolo Hendel torna a Modena con “Il tempo delle susine verdi”, lo spettacolo in programma domani, giovedì 8 settembre, alla Festa del Pd di Ponte Alto. Filo conduttore del monologo di Hendel è il tema dell’amore: ricordi di scuola, suggestioni, favole rivisitate, versi immortali, battute da osteria, invenzioni surreali e bizzarre storie di quotidiana umanità. Da Platone a Neruda passando per Amedeo Minghi. L’appuntamento è alle 21 all’Arena sul lago.
Espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro paese, Paolo Hendel inizia a scrivere monologhi comici per il teatro come “Via Antonio Pigafetta, navigatore” del 1981, che lo fanno conoscere al pubblico.
Dal 1996 al 1998 e nel 2001 è ospite fisso della trasmissione “Mai dire gol”, creatura televisiva della Gialappa’s Band dove nasce il personaggio di Carcarlo Pravettoni, parodia del più cinico e spietato uomo d’affari.
Si fa conoscere anche nel mondo del cinema, dove prende parte a pellicole importanti: nel 1982 è sul set di “La notte di San Lorenzo” dei fratelli Taviani e, nel 1986, ha una parte in “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli. Nel 1988 è tra i protagonisti di “Paura e Amore” di Margaret Von Trotta e di “Domani accadrà” di Daniele Luchetti. Il grande pubblico impara a conoscere e apprezzare Hendel anche per le sue apparizioni nei film “Il Ciclone” e “Il pesce innamorato” di Leonardo Pieraccioni.
Intensa è la sua attività teatrale: scrive e interpreta monologhi quali Caduta Libera (1990-92), Alla deriva (1992-94), Nebbia in Val Padana (1995-96), Occhio alla penna (1999-2001), W l’Italia! (2002-04), Non ho parole! (2005-06). Dal 2006 al 2008 è in scena con lo spettacolo Il bipede barcollante, scritto con Piero Metelli in collaborazione con Sergio Staino.
Nel 2010, all’impegno teatrale si aggiunge quello cinematografico sul set di Amici miei… Come tutto ebbe inizio, il prequel del celebre film del 1975, per la regia di Neri Parenti.
Sempre nel 2010 Hendel è protagonista in tv nella fiction di Italia 1 All Stars, a fianco di Diego Abatantuono, Antonio Cornacchione e Ambra Angiolini.