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Cgil Modena, sciopero generale 6 settembre, dichiarazioni del segretario Pivanti

“Abbiamo segnali che sta aumentando il consenso allo sciopero e alla partecipazione alla manifestazione di domani in piazza Roma, anche oltre le adesioni all’ultimo sciopero generale quello del 6 maggio scorso” ha detto il segretario della Cgil di Modena Donato Pivanti nel presentare stamattina in conferenza stampa lo sciopero generale della Cgil di domani 6 settembre.

“Ci aspettiamo una forte risposta allo sciopero nei luoghi di lavoro – ha aggiunto Pivanti – e una presenza in manifestazione di lavoratori, giovani, pensionati, oltre che di diversi sindaci che hanno aderito e/o sostenuto le ragioni dello sciopero”.

La manovra toglierà infatti ulteriormente e pesantemente risorse agli Enti locali e ciò avrà come conseguenza la messa in discussione di servizi ai cittadini, il mancato pagamento di opere pubbliche già realizzate e dei fornitori, oltre ch avere effetti depressivi per il mancato sostegno alla domanda interna.

La Cgil rilancia la proposta di una patrimoniale oltre gli 800.000 euro, un’ulteriore tassazione sui capitali già scudati rientrati dall’estero che oscilli tra il 19% e il 28%, lotta all’evasione fiscale con la tracciabilità dei pagamenti da 300 euro in su, l’aumento della tassa di successione e la tassazione delle plusvalenze finanziarie, finalmente introdotta dal Governo, misura che la Cgil sollecita da anni.

“Questo servirà per reperire risorse da chi ha di più – ha commentato Pivanti – e devono essere destinate in parte alla riduzione del debito pubblico, in parte a misure di sostegno allo sviluppo”.

La manovra così come fatta è invece iniqua, ingiusta e depressiva, oltre al forte attacco al pubblico impiego che vede bloccata la contrattazione per altri 3 anni, posposto il pagamento del Tfr di 2 anni dal pensionamento, bloccato il turn-over. Il contributo di solidarietà rimane solo a carico degli alti stipendi del pubblico impiego e delle pensioni d’oro.

“Per questo – ha aggiunto Pivanti – proseguiremo la mobilitazione anche dopo il 6 settembre, il Direttivo nazionale Cgil del 9-10 settembre a Roma deciderà in quali forme”.

“Salutiamo positivamente lo stralcio dalla manovra in Commissione Senato del provvedimento che aboliva le 3 festività civili – ha aggiunto Pivanti – ma la raccolta firme promossa da Cgil e Anpi continuerà fino a che il provvedimento non sarà definitivamente approvato”.

La Cgil rivendica inoltre lo stralcio dalla manovra dell’art.8, “ieri in Commissione è stato invece ulteriormente peggiorato – spiega Pivanti – si rende strutturale il superamento del CCNL e si sancisce il superamento tramite accordi aziendali dell’art.18 e della legge 300 (Statuto dei Lavoratori), senza che ce ne sia bisogno e/o reale urgenza”.

“Rivolgiamo perciò un appello a Cisl e Uil e Confindustria affinché si uniscano alla Cgil nel chiedere di eliminare dalla manovra l’art.8, in particolare chiediamo a Confindustria Modena di farsi portavoce di questa richiesta verso il suo livello nazionale perché deve essere chiaro che la Cgil si attiverà in tutti i modi per evitarne l’applicazione e la stessa pace sociale sarà a rischio”.

Il segretario Cgil ha evidenziato come assoluta novità da diversi anni a questa a parte, l’appello “Salviamo L’Italia” lanciato da diversi artisti e intellettuali della società modenese che considerano pericolosa la manovra, chiedono un Paese diverso e sostengono le ragioni dello sciopero Cgil.

Pivanti ha concluso affermando di aspettarsi domani diverse migliaia in piazza, anche lavoratori iscritti a Cisl e Uil.

















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