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Mario Cardone: “Cosa fanno il Comune di Sassuolo e quelli vicini, sulla lotta alla evasione fiscale?”

Abbiamo dato un’occhiata al “ quarto atto “ della manovra bis e sinceramente siamo rimasti “ basiti “ sulle risposte che si vorrebbero dare alla lotta alla evasione fiscale. Forse in Italia ci credono,ma abbiamo dei dubbi che ci possano credere i mercati e l’Europa.

Tutti sanno, perlomeno, che la lotta alla evasione fiscale non può essere utilizzata per coprire voci di bilancio perché è una misura dagli esiti incerti, quindi….la cifra…..dipende !

Pensiamo solo ai soldi non pagati da quelli del “ condono 2002 “; Si insiste sul recupero, ma forse non sanno che su 4.1 miliardi in sofferenza ,circa 3 miliardi sono “ quote inesigibili “….gente scappata, fallita e mariuoli vari.

A proposito di società di comodo , da sempre,tutti sanno,che il “ malloppo “ è nascosto nel ventre molle di queste società, anzi a ben vedere anche in tante società in “ chiaro “ per come vengono utilizzati beni e servizi da parte dei soci.

La G.d.F. nell’anno 2010 ha effettuato 46.346 verifiche dirette alla conoscenza della capacità contributiva delle persone fisiche, segno tangibile che il problema è ben all’ordine del giorno.

Se qualcuno pensa di risolvere il problema delle società di comodo con l’aumento del prelievo al 37 % si sbaglia di grosso, secondo noi bisognerebbe aggredire fiscalmente i soci !

Nella normativa in vigore ci sono gli strumenti per arrivare agli utilizzatori dei beni della società, invitiamo a dare un occhiata alle disposizioni antielusive,alla interposizione fittizia, alla sottocapitalizzazione delle imprese.

Poco è stato fatto, ma riapriamo una pagina “ bianca “ e mettiamoci in sintonia con la norma proposta che andrebbe migliorata in sede parlamentare.

L’occasione ci consente un richiamo, al Comune di Sassuolo ed a quelli vicini, per capire se vi è l’intenzione politica di dare corso o meno alla collaborazione con L’Agenzia delle Entrate e se nell’agenda è previsto il Consiglio Tributario.

La sfida è importante,a cominciare dal basso : una maggiore capacità operativa per accessi brevi a presidio del territorio ( scontrini,controlli aeroporti, porti turistici, autovetture ,ecc. ). La G.d.F nel 2010 ne ha effettuati 779.863 .

A proposito dei reati fiscali,innanzitutto ricordiamo ai deboli di memoria la legge 516/82 ( manette agli evasori ) ed il D.Lgs 74/2000 .

Ci sembra giusto la revisione della normativa con le opportune revisione delle soglie,visto che il fenomeno si è dilatato e che la evasione per un buon 50% è addebitabile alla criminalità ed un buon 30 % alla corruttela.

Ritornando alle società di comodo, è normale che queste vadano denunciate per evasione fiscale,ricorrendone le condizioni, ma ci sono anche i soci che utilizzano i beni della società, direttamente o indirettamente, compreso chi gestisce il “ nero “ , questi/o dovrebbero rispondere del reato di riciclaggio da evasione fiscale con tutte le aggravanti previste dal Codice Penale.

Una perla viene considerata la previsione di dichiarare il rapporto di conto corrente. Stiamo immaginando la grande platea di contribuenti italiani a reddito fisso ( pensionati,dipendenti ) che hanno un rapporto per l’accredito dello stipendio, devono mettere in dichiarazione anche questi rapporti.

Forse sarà sfuggita,ma nella serata del “ ferragosto “ un importante tecnico ha teorizzato “ l’utilizzo in modo preventivo,dello strumento delle indagini bancarie “….fatto preoccupante vista l’anticipazione.

(Mario Cardone)

















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