E’ un’Italia davvero unita quella che i nostri portacolori presentano alla fase finale della Quinta edizione delle Olimpiadi di Scienze della Terra che si terranno a Modena dal 5 al 14 settembre 2011. I quattro studenti che si sono guadagnati il posto nella squadra italiana arrivano, infatti, dal Lazio, dalla Puglia e dal Friuli-Venezia Giulia. Se la dovranno vedere con altre 24 squadre nazionali altrettanto agguerrite: si cimenteranno con prove scritte e prove pratiche sul campo messe a punto da un team di esperti italiani, coreani, israeliani e taiwanesi. Gli argomenti potranno spaziare nei più diversi campi delle Scienze della Terra dalla biologia alla astronomia, dalla chimica alla mineralogia, solo per citarne alcuni. I ragazzi giunti in finale hanno già superato, nei mesi scorsi, le selezioni tenutesi nei diversi paesi e lunedì, nel tardo pomeriggio, arriveranno a Modena. E’ la prima volta, infatti, nella storia della manifestazione, che l’International Earth Science Olympiad (IESO) si tiene in Europa e Modena si è guadagnata questo onore grazie allo sforzo congiunto del Ministero dell’istruzione, università e ricerca e dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
In questi mesi alla complessa organizzazione delle IESO hanno lavorato, con le loro diverse articolazioni, le istituzioni, le associazioni professionali (e non) e gli enti locali del territorio. Hanno dato il loro patrocinio il Comune di Modena, la Provincia di Modena e la Regione Emilia-Romagna. Molti coloro che contribuiranno al buon andamento della manifestazione grazie ad un impegno che va oltre il proprio ruolo professionale specifico, come i volontari della Protezione civile del Comune di Modena. Tutto il Dipartimento di scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è stato arruolato per garantire il corretto funzionamento di una macchina così complessa.
Il programma della dieci-giorni modenese vede un mix di studio, approfondimento scientifico, cultura e possibilità di confronto. I 100 studenti in gara, i loro accompagnatori e gli osservatori (oltre 200 persone in totale) arriveranno a Modena nel tardo pomeriggio di lunedì 5 settembre e la sera si daranno appuntamento al Caffè concerto per incontrarsi per la prima volta tutti insieme e cominciare a conoscersi. La cerimonia di inaugurazione della manifestazione è, invece, organizzata per la mattinata di martedì 6 settembre al Forum Monzani. I test scritti sono fissati per giovedì 8 settembre presso la Facoltà di Ingegneria, mentre quelli pratici si terranno in giro per la città nella giornata di venerdì 9 settembre. I nomi dei team vincitori si conosceranno nel corso della cerimonia di premiazione fissata per il pomeriggio di martedì 13 settembre, sempre al Forum Monzani. Nel frattempo gli ospiti avranno potuto fare conoscenza con alcuni dei luoghi più caratteristici, dal punto di vista naturale e culturale, della nostra provincia: le Salse di Nirano, i giardini di Villa Sorra, le Terramare di Montale e il Lea, Laboratorio di educazione ambientale di Marzaglia. Avranno potuto sperimentarsi, inoltre, in due ambienti naturali italiani completamenti diversi, la laguna veneziana e le Alpi della Valle d’Aosta.
In totale arriveranno a Modena oltre 200 persone: un centinaio gli studenti suddivisi in 25 team nazionali e un centinaio tra accompagnatori e osservatori provenienti da 34 paesi diversi. Un mondo variegato di lingue, abitudini di vita e costumi differenti tenuti insieme dalla comune passione per le Scienze della Terra. Il ruolo di “tutor” per gli ospiti stranieri sarà svolto da una cinquantina di giovani volontari, soprattutto studenti universitari, che avranno il compito di far conoscere meglio il nostro paese, ma anche di assicurare una permanenza serena alle squadre e ai loro accompagnatori.
I ragazzi finalisti hanno un’età compresa tra i 14 e i 18 anni, sono studenti delle scuole superiori e saranno ospitati tutti insieme alla Residenza universitaria Le Costellazioni. Provengono da tutti e cinque i continenti: dai più lontani (gli australiani) ai più vicini (i “cugini” francesi), tutto il mondo è rappresentato, l’Oriente in particolare dove le IESO sono nate e si sono affermate. L’anno scorso, al termine dell’edizione indonesiana, infatti, lo stendardo delle IESO è passato all’Italia e, a Modena in particolare, che ha deciso di declinare il tema della manifestazione in linea con le peculiarità del proprio territorio: il titolo dell’edizione 2011 è, infatti, “Il Rinascimento delle Scienze della Terra: scienza, ambiente, arte”. E unirà proprio scienza, ambiente e arte il medaglione ricordo che verrà consegnato a tutti i partecipanti. Si tratta di un oggetto realizzato appositamente per la manifestazione in un numero limitato e in un materiale innovativo da Eleonora Reggiani, laureatasi in Ingegneria ambientale all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Sia i medaglioni colorati che verranno consegnati a tutti i partecipanti che le medaglie destinate ai vincitori come anche le targhe per le delegazioni sono stati tutti realizzati con una pasta vetrosa di nuova formulazione a prevalente contenuto di vetro da recupero. La composizione è stata sviluppata dai ricercatori del dipartimento di Ingegneria dei materiali e dell’ambiente grazie anche al contributo della tesi di laurea di Eleonora Reggiani. Due paesi, infine, partecipano alla manifestazione con una seconda formazione di studenti non in gara, ma comunque pienamente coinvolti in tutte le fasi delle IESO: sono l’Italia e gli Stati Uniti. Della seconda squadra italiana fa parte l’unico emiliano-romagnolo che è riuscito a piazzarsi nei primi dieci alle selezioni nazionali: è Francesco Iorio, studente iscritto al terzo anno del Liceo scientifico Morandi di Finale Emilia.
Ulteriori informazioni sulla manifestazione sul sito www.ieso2011.unimore.it