«Più che l’abolizione sarebbe necessaria una riforma costituzionale delle Province che le trasformi in unioni di comuni, enti di secondo grado cioè dove il Presidente è uno dei sindaci, la Giunta è composta da sindaci o loro delegati assessori e consiglieri, mentre il Consiglio è composto da consiglieri di maggioranza e opposizione eletti nei Comuni. Senza indennità aggiuntive».
Demos Malavasi, presidente del Consiglio provinciale di Modena, interviene sulla proposta di riforma costituzionale per l’abolizione delle Province.
«Non servono annunci propagandisti – sottolinea Malavasi – che poi si risolvono in un nulla di fatto. Tra Regione e Comuni è necessario un ente intermedio per la programmazione di area vasta su alcune precise competenze: ambiente , territorio e mobilità, lavoro, formazione professionale e scuole superiori. Per altre materie la Provincia deve svolgere un ruolo di coordinamento».
Oltre alla trasformazione delle Province, per Malavasi occorre un Parlamento con la metà dei deputati e un Senato delle Regioni e delle Autonomie Locali, una riduzione drastica dei ministeri ma anche una semplificazione dell’azione delle Regioni. Vanno, inoltre, promosse e sostenute le unioni tra comuni per la gestione dei servizi, mentre, in analogia con la riduzione del numero dei Parlamentari e dei ministri, è necessario ridurre il numero dei consiglieri e degli assessori a tutti i livelli.
«Queste scelte – conclude Malavasi – permetterebbero di dare maggiore efficienza e risparmi. Per far fronte a questa crisi drammatica serve un grande sforzo per innovare il nostro paese, le sue istituzioni e la pubblica amministrazione, valorizzando il merito e promuovendo pari opportunità e giustizia sociale. Questo deve scaturire anche da un dibattito rigoroso e serio di carattere costituente sul nostro assetto istituzionale per renderlo più efficiente e meno costoso. Se gli interventi si limitano ai tagli e ai vincoli agli enti locali virtuosi, salta anche l’impianto del federalismo fiscale» .
E’ in questo contesto, ricorda Malavasi, di carattere nazionale che il Consiglio provinciale sarà impegnato nei prossimi mesi su importanti temi.
RIPARTE IL CONSIGLIO. TRA I TEMI L’AZIENDA SETA, PAL E LAVORO PER I GIOVANI
Il Consiglio provinciale riprenderà la sua attività mercoledì 7 settembre. La prima decisione da prendere sarà quella relativa alla nuova azienda dei trasporti Seta che unificherà le aziende pubbliche di Modena,Reggio Emilia e Piacenza e che, sottolinea Demos Malavasi, presidente del Consiglio provinciale, «porterà maggiore efficienza e riduzione dei costi degli organi societari».
Inoltre in previsione della approvazione del nuovo Pal, il piano regolatore dei servizi sociali e sanitari, è prevista nelle prossime settimane una seduta del Consiglio Provinciale per discutere e approfondire la proposta della Conferenza dei Sindaci.
Poi gli interventi e le proposte per affrontare la crisi economica, le crisi aziendali e dare nuove prospettive di lavoro ai giovani.
«La Provincia – rileva Malavasi – ha svolto un importante lavoro che ha permesso di dare risposte a gravi crisi aziendali, in questi ultimi tre anni sono state 350, in collaborazione con la Regione, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Ora quello che preoccupano di più sono i dati della disoccupazione giovanile in Italia e a Modena che ci hanno sollecitato a mettere questo tema al centro del nostro impegno ».
Per questo, sempre nelle prossime settimane, è prevista una seduta specifica del Consiglio sulla situazione occupazionale dei giovani nel modenese.