A Vignola la tassa di scopo è un po’ un chiodo fisso: la istituirono già alcuni anni fa, per finanziare il polo Scolastico, che adesso sappiamo a rischio, ma del quale ancora non c’è traccia, sebbene la crisi sia arrivata molto dopo la tassa di scopo. Ora mi auguro che questo Polo scolastico veda la luce, altrimenti temo che il Comune di Vignola sarebbe costretto a restituire la tassa di scopo. Una tassa che il Sindaco Denti, essendo stata assessore al bilancio della precedente consigliatura, conosce bene. Adesso si inventa la tassa di scopo per il patto di stabilità. Si vede che questo strumento le piace proprio. Meno a Vignola piacciono le scuole finanziate da privati, se è vero che ai tempi della querelle con Esselunga, lo stesso gruppo della grande distribuzione promise come onere compensativo per la possibile realizzazione di un supermercato, 2.5 milioni di euro per la costruzione di una scuola. Beh ci vorrebbe un po’ di pudore prima di mettere una tassa di scopo, quando in passato si è dato un calcio a buone opportunità.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)
