Il Partito Democratico di Modena si mobilita per Francesco Azzarà, l’operatore di Emergency rapito in Darfur e del quale non si hanno più notizie da 15 giorni. L’obiettivo è quello di aumentare la pressione internazionale per ottenere subito la sua liberazione. Ieri la prima iniziativa alla Festa del Pd – “Salute, legalità e lavoro: le associazioni insieme per i diritti” – con l’intervento di Giulio Cristoffanini co-fondatore di Emergency. Da domani, martedì 30 agosto, a Ponte Alto sarà esposto un banner con l’immagine di Francesco Azzarà (nella foto). Oggi, in Consiglio comunale, viene presentata una mozione urgente a firma Pd, Sinistra per Modena e IdV.
“Questo è il minimo che sentiamo di fare – dichiara il capogruppo Pd in Consiglio comunale Paolo Trande – per un operatore umanitario rapito mentre svolgeva la sua attività di operatore di vita, pace e giustizia in una terra martoriata da una guerra sanguinosa. Anche stavolta – aggiunge Trande – parte dell’opposizione di centrodestra ha perso l’occasione per unirsi alla campagna umanitaria in difesa di un nostro connazionale. Il PdL, in particolare, ha usato argomenti speciosi e incomprensibili per dire no alla firma del documento unitario che esprime solidarietà e vicinanza umana a Francesco, alla sua famiglia, ai colleghi di Emergency. Noi andremo avanti lo stesso – conclude Trande – per Francesco, per Emergency e per tutti gli operatori umanitari, laici e religiosi, presenti ovunque ci siano guerre, fame e bisogni primari da soddisfare”.