È giunta ufficialmente a conclusione questa mattina, venerdì 19 agosto, la XXVIII campagna di scavi archeologici presso il sito della Terramara S.Rosa di Fodico di Poviglio.
Molto soddisfacenti i risultati raggiunti dal gruppo di archeologi, guidato come di consuetudine dal Professor Mauro Cremaschi dell’Università degli Studi di Milano, insieme alla Dottoressa Maria Bernabò Brea della Sovrintendenza Archeologica. Come negli anni passati, le attività sono state sostenute e promosse da una serie di enti pubblici e privati: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sovrintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna, Università degli Studi di Milano, Comune di Poviglio – Assessorato alla Cultura, e Coopsette.
Gli scavi appena terminati hanno permesso di mettere in luce, per circa 20 metri, una strada risalente all’età del bronzo, situata all’interno dell’area del fossato: la strada, sopraelevata rispetto a canale e allo stesso fossato, si ergeva grazie a pali di legno, di cui sono ancora evidenti i buchi. Oltre alla funzione di attraversamento delle vie d’acqua, questa strada fungeva anche da regolatore idraulico favorendo la distribuzione dell’acqua. “è una scoperta che ci ha dato molta soddisfazione” è stato il commento del Professor Cremaschi, il quale ha aggiunto: “è molto raro trovare strutture di questa complessità, così visibili e ben conservate”.
Significativi anche i risultati raggiunti nell’area abitativa, dove lo scavo ha permesso di studiare le planimetrie delle abitazioni portando alla luce oggetti importanti come un’ascia in bronzo, alcune forme di fusione e tazze ceramiche: un patrimonio importante, che si aggiunge e andrà ad alimentare l’esposizione del Museo dedicato alla Terramara che ha sede all’interno del Centro Culturale su via Parma.
“Ogni campagna di scavo riserva una rivelazione, che consente di arricchire il patrimonio di conoscenze sulle terramare” è il commento dell’Assessore alla cultura del Comune di Poviglio, Filippo Ferrari. “La Terramara di Fodico è oramai fulcro della ricerca scientifica sull’Età del Bronzo. Il progetto che da quasi trent’anni vede protagonista il Comune di Poviglio accanto alla Soprintendenza e all’Università di Milano si consolida progressivamente”.
