“Il risparmio contenuto nel bilancio 2011 è dello 0,34 per cento: del tutto insufficiente e inaccettabile”. Lo dice la senatrice reggiana del Pd Albertina Soliani in merito al bilancio interno del Senato. “Se la crisi economica e finanziaria impone sacrifici a tutti, i primi, non gli ultimi, ad essere chiamati in causa sono i rappresentanti del popolo. Glielo impone il loro ruolo. Come non sentire lo scarto in questo bilancio tra la logica che lo regola e la logica che regola la vita fuori di qui, tra la condizione di vita di milioni di italiani e la nostra condizione di vita, sia pure in modo temporaneo, a tempo, in questa istituzione? La vita delle istituzioni non è separabile dalla vita del Paese”.
“E’ urgente – sottolinea Soliani – riformare, ristrutturare l’intera organizzazione delle istituzioni rappresentative. È tempo di ripensare radicalmente all’organizzazione del Senato e ai suoi servizi, smantellando il reticolo di burocratizzazione, opacità e interessi interni ed esterni che rendono questa organizzazione sempre più pesante e costosa, e non di rado inefficiente. È urgente una drastica riduzione dei costi. Dunque, sobrietà ed essenzialità si impongono. Via i servizi non essenziali, dagli uffici ai ristoranti, dagli affitti a vario titolo ai mezzi di trasporto, dalle spese di rappresentanza alle consulenze. Si abbassino le indennità dei senatori; si aboliscano i vitalizi e le indennità di carica; si ridimensionino i compensi del personale, a partire dalle posizioni apicali, e i finanziamenti ai Gruppi; si elimini ogni spreco; si tolga ogni privilegio. Si tratta di denaro pubblico che appartiene agli italiani”.
“La democrazia costa, certo – sottolinea Soliani – ma deve costare nella misura che richiede la democrazia stessa, in coerenza con i suoi valori. È nelle istituzioni democratiche che devono trasparire innanzitutto i valori essenziali della Repubblica, nell’esercizio delle responsabilità istituzionali e quindi, in questo caso, legislative e nell’organizzazione chiamata a servirle”. “E poi – conclude la parlamentare – il tempo è scaduto. Occorre agire senza più rinvii. La nostra responsabilità ci dice che il tempo è adesso. In questi giorni, ancora una volta, il Presidente della Repubblica, riducendo indennità e spese, ha dato l’indirizzo. Guai a non capire che cosa è in gioco oggi in Italia e nelle Aule parlamentari. Occorre cioè una forte iniziativa politica che ristrutturi la politica, e possiamo cominciare dalla ristrutturazione del Senato. Occorre il coraggio del rigore, a partire da noi stessi e la politica sarà credibile solo se noi saremo credibili”.