“Le preoccupazioni del Sindaco di Montecreto Cadegiani sono le nostre. Le decisioni del Piano attuativo locale (PAL) della sanità sull’Ospedale di Pavullo nel Frignano non fanno dormire sonni tranquilli. Nei prossimi anni la struttura sanitaria pavullese perderà importanti reparti come quello di Cardiologia e Geriatria. Appare evidente a chiunque che tutto questo produrrà ancora maggiori difficoltà per chi è servito dall’ospedale di Pavullo come i comuni dell’Alto Frignano. Già da tempo i residenti della montagna modenese hanno meno possibilità di chi vive in pianura non solo per quanto riguarda la sanità. Le naturali difficoltà di chi vive in un territorio come quello montano devono trovare nelle scelte di programmazione un’occasione per rimuove gli ostacoli e non per metterne altri. Il declassamento dell’ospedale di Pavullo nel Frignano non va certo nella direzione di fornire maggiori servizi. Se poi aggiungiamo che l’appennino modenese anno dopo anno è stato spogliato di importanti presidi, come quello di Fanano, di Montefiorino, di Pievepelago fino a Montese e che avrà sempre meno servizi, il quadro che ne esce è desolante. Questa non può essere la strategia vincente per evitare lo spopolamento dell’appennino da parte dei residenti ma neanche quello di favorire un maggiore afflusso di turisti che richiedono servizi sia in inverno e sia d’estate. E’ evidente che su queste scelte pesa come un macigno il buco della sanità modenese. Gli errori del passato ora costano molto caro. Una cosa è certa: non possono pagarli solo gli abitanti della montagna”.
(Dott. Andrea Leoni, Consigliere regionale del Popolo della Libertà)