Il dirigente di Iren, responsabile della società operativa territoriale reggiana, è morto ieri a Castelnovo Monti. Aveva 54 anni. I funerali domani pomeriggio nel capoluogo appenninico.Sono profondamente dispiaciuto e rattristato per la scomparsa del dr. Nino Simonazzi, direttore operativo di IREN, una persona capace e competente. Sempre disponibile, ha lavorato in questi anni con grande dedizione e per il bene del nostro territorio provinciale: Simonazzi è stato un punto di riferimento per gli amministratori locali, e li ha affiancati con le sue conoscenze professionali e la sua capacità umana nei complessi passaggi che hanno caratterizzato il percorso di IREN.
Auspico che il suo modo serio di lavorare rimanga il modello da perseguire da parte di tutti coloro che lavorano in azienda. Mi preme portare alla famiglia le condoglianze dei Sindaci del sub – patto di IREN, che in questi anni hanno collaborato con Simonazzi e hanno avuto modo di apprezzarne le doti umane e professionali.
Così Alessio Mammi, Sindaco di Scandiano Coordinatore sub- patto IREN
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Questa mattina al mercato di Castelnovo Monti ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa, alla giovane età di 54 anni, dell’Ing. Nino Simonazzi, al quale mi univa una profonda amicizia da ben quarant’anni.
Abbiamo studiato insieme nel Liceo Lazzaro Spallanzani di Castelnovo Monti e frequentato la stessa facoltà di ingegneria, io a Milano,e lui a Bologna; ci accomunava la stessa passione per il fare, per il costruire, per il realizzare opere edili di utilità sociale ed eravamo legati da un sentimento, forte, di stima umana e professionale.
Dopo la laurea le nostre strade si sono divise: io mi sono avviato alla libera professione, mentre Nino ha lavorato, in qualità di dirigente, presso importanti imprese pubbliche e private, di rilevanza nazionale, dando il meglio di se stesso e ricevendo grandi apprezzamenti e riconoscimenti.
Tutti gli anni almeno una volta all’anno ci incontravamo per un pranzo o una cena alla sera di Natale, quest’anno ci sarà un posto vuoto.
Appena ho appreso della scomparsa di Nino mi sono recato personalmente a casa di sua mamma, la sig.ra Giulia Bonicelli che ancora non crede alla gravità di quanto accaduto e chiede come mai sia morto il suo bambino, trent’anni più giovane di lei. per le mamme tutti rimaniamo bambini. Le ho espresso il mio profondo cordoglio e la mia vicinanza; sentimenti che mi propongo di estendere ai figli di Nino, alla sorella Luisa, a tutti i suoi familiari e a tutti quelli che, nella sua pur breve vita, hanno avuto occasione di conoscerlo e di apprezzarlo. Nino era buono aveva un carattere affabile, con lui andavano d’accordo tutti, ci mancherà.
Fabio FILIPPI compagno di scuola