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Stefano Bollani a Scandiano

A Scandiano, in Piazza Fiume, domenica 31 luglio (ingresso 15 Euro), sarà la volta di un eclettico artista di primissima grandezza, Stefano Bollani, al piano solo. Dopo aver esordito professionalmente a soli quindici anni e dopo il diploma di conservatorio, si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti (Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Bobby McFerrin, Chick Corea, Michel Portal, Franco D’ Andrea, Martial Solal, Phil Woods, Lee Konitz, Han Bennink, Miroslav Vitous, Antonello Salis, Aldo Romano, John Abercrombie, Uri Caine, KennyWheeler, Greg Osby…) sui palchi piú prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, fino alla Scala di Milano).

Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 – e da allora mai interrotta – con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben quattordici dischi. I piu’ recenti: Tati (ECM 2005), in trio con Paul Motian alla batteria, (disco dell’ anno per l’ Academie du jazz francese e per Musica Jazz), The third man (ECM 2007), (miglior disco dell’ anno per la rivista americana Allaboutjazz e per Musica jazz) e New York days (ECM 2009), in compagnia di Mark Turner, Larry Grenadier e Paul Motian (disco dell’ anno per Musica Jazz).

Il referendum dei giornalisti della rivista specializzata Musica jazz lo proclama miglior nuovo talento del 1998; in quel periodo, mentre guida il proprio gruppo, L’ orchestra del Titanic, si lancia nella realizzazione di un ambizioso disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni ’30-’40 (Abbassa la tua radio con Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto e tanti altri cantanti e musicisti).

 

Negli anni collabora sia con musicisti sperimentatori e ‘di frontiera’ (Hector Zazou, Giovanni Sollima, Elliot Sharp, Sainhko Namcythclack), sia nei progetti discografici e live del pop-rock italiano (Elio e le storie tese, Cristina Dona’, Paolo Benvegnu’, Samuele Bersani, Bandabardo’…ma anche Massimo Ranieri e Johnny Dorelli).

Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone. Per la label giapponese Venus records pubblica cinque dischi alla testa del suo trio, con Ares Tavolazzi al basso e Walter Paoli alla batteria. Particolarmente fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come La gnosi delle fanfole, nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini insieme al cantautore Massimo Altomare (1998); Cantata dei pastori immobili, oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004).

E’ produttore artistico e arrangiatore di un disco del cantautore Bobo Rondelli (Disperati intellettuali ubriaconi), grazie al quale ha vinto il premio Ciampi.

Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu realizza 4 dischi: un omaggio allo scrittore Raymond Queneau, registrato in trio con Scott Colley e Clarence Penn (Les fleures bleues, 2002), un disco in completa solitudine (Smat smat, 2003, segnalato dalla rivista inglese “Mojo” come uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno), un disco per trio jazz e orchestra sinfonica con Paolo Silvestri ad arrangiare e dirigere l’Orchestra Regionale Toscana (Concertone, 2004), un doppio album (I visionari, 2006) col suo nuovo quintetto piu’ Mark Feldman, Paolo Fresu e Petra Magoni come ospiti.

Collabora con numerosi artisti in ambito teatrale, dalla Banda Osiris, fino ad attori come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e soprattutto Lella Costa e ad importanti personaggi del mondo della danza contemporanea come Mauro Bigonzetti con il quale ha più volte collaborato insieme alla Compagnia Nazionale Aterballetto. Stupefacente la performance dello scorso anno alla Pietra di Bismantova.

In ambito classico, si esibisce come solista con orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Lipsia, la Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica del Regio di Torino, la Verdi di Milano, con direttori come James Conlon, Jan Latham-Koenig e soprattutto Riccardo Chailly.

Nel 2005 e’ ospite fisso nel programma televisivo di RaiUno Meno siamo meglio stiamo, di e con Renzo Arbore. E’ ideatore e conduttore, insieme a David Riondino, della trasmissione musicale Dottor Djembe’, andata in onda su Radio Rai Tre dal 2006 al 2009 (Premio Microfono d’ argento 2007). E’ nato poi anche uno special televisivo di 3 puntate (Buonasera Dottor Djembe’) andato in onda su Rai3 nel giugno 2010. Dal gennaio 2009 sue sono tutte le sigle del palinsesto di Radio Rai Tre. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo La sindrome di Brontolo. Lo stesso anno, per la rivista Musica jazz e’ il musicista italiano dell’ anno. I critici della rivista Allaboutjazz di New York lo votano fra i 5 musicisti piu’ importanti del 2007, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno a Vienna gli viene consegnato l’European Jazz Preis, premio della critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell’ anno. La regione Toscana nel 2008 gli ha conferito la massima onorificenza, il ‘Gonfalone d’ argento’. Sempre piu’ stretto negli ultimi tempi il suo legame con il Sudamerica. Dopo aver realizzato il disco Bollani Carioca nel 2009, insieme a grandissimi musicisti brasiliani, nel dicembre 2007 e’ stato il secondo, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Ha collaborato con molti artisti della nuova scena brasiliana: Hamilton de Holanda, Toninho Horta, Marcos Sacramento, Ze’ Renato, Monica Salmaso, Nilze Carvalho, Na’ Ozzetti fino al mito Caetano Veloso, con il quale e stato protagonista di due grandi concerti a Cagliari e ad Umbriajazz 2008.

Va fiero della copertina che gli ha dedicato il settimanale Topolino, rivista di cui e’ stato ufficialmente nominato “Ambasciatore” e che nel numero di settembre 2009 lo ha visto partecipare a un’ avventura di Paperino con il nome di Paperefano Bolletta. A febbraio 2010 è uscito il suo primo libro di spartiti, che inaugura la collana Carisch Jazz, ed. Carisch, distribuito in tutto il mondo. Il 15 luglio 2010 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa della Berklee College of Music, con solenne cerimonia a Umbria Jazz, Perugia e sempre da quell’anno ha iniziato una collaborazione con il Maesto Riccardo Chailly collaborando ad un progetto legato alla musica classica. La sua tecnica è strepitosa e altrettanto coinvolgente la sua verve umoristica, che ne ha fatto il beniamino di un vastissimo pubblico.

In caso di pioggia il concerto si terrà presso il Cinema Teatro Boiardo di Scandiano, Viale XXV aprile.

PER INFORMAZIONI ATER Tel: 059 340221

















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