Un piano del commercio sotto tono, fatto giocando al ribasso, e ridotto ad uno scontro continuo di interessi: ciascuno legittimo, e giustamente invocato, ma come sempre dalla visione limitata e di parte. Sono stati dette molte parole di verità: la richiesta di una moratoria per attendere segnali dal mercato, fatta da Confcommercio, ha una logica, e un buonsenso da valutare. Quello che però non è avvenuto è una reale messa in discussione dell’equilibrio del mercato attuale, perché questo sarebbe stato compito della Provincia, che non dovrebbe essere di parte, pur ascoltando tutte le parti. 100 metri in più o in meno di area commerciali non hanno significato, se poi vengono assegnate ai soliti.
Non so perché non si sia intrapresa una strada più complessa forse, ma più sensata, ovvero quella degli stati generali del commercio, dove studiare un piano vero a favore della concorrenza e quindi dei cittadini, nel loro ruolo di consumatori. Ma comunque nulla vieta di intraprendere ora questa strada, ascoltando tutti gli attori in campo, esaminando con più attenzione la situazione, creando così le premesse per l’ingresso di nuovo attori sulla scena modenese.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)