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Lavoro in E-R: interventi a favore dei soggetti deboli

Contributi per favorire l’assunzione dei genitori soli con figli a carico e delle persone seguite dai servizi sociali, percorsi formativi personalizzati, sostegno al reddito per avviare una attività autonoma. Sono gli interventi approvati per il 2011 dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’azione di sistema Welfare to work, varata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.Il provvedimento ha l’obiettivo di favorire il reinserimento nel mercato del lavoro di persone in particolari situazioni di difficoltà occupazionale, prevedendo contributi a fondo perduto per le aziende che li assumono a tempo indeterminato. A disposizione ci sono complessivamente 5 milioni e 500 mila euro, dei quali 1 milione e 750 mila per gli incentivi alle aziende che assumono, 2 milioni e 500 mila per la formazione e 1 milione e 250 mila per il sostegno al reddito.

“I dati dimostrano che le difficoltà di accesso e di permanenza nel mercato del lavoro sono particolarmente rilevanti per persone con storie di dipendenza oppure con esperienze di detenzione, le cui difficoltà di inserimento lavorativo sono spesso ulteriormente aggravate dall’età, in media superiore ai 40 anni – spiega l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi – Altri soggetti svantaggiati sono i monogenitori con figli a carico, categoria nella quale prevalgono le madri con uno o più figli. Questo intervento ha l’obiettivo di incentivare le aziende a concedere a queste persone una chance di lavoro stabile e di dare un’occasione di intraprendere una attività autonoma”.

Le aziende interessate possono presentare domanda alle Province sul cui territorio viene instaurato il rapporto di lavoro, entro il 20 ottobre 2011, utilizzando la modulistica reperibile sui siti delle amministrazioni provinciali. Saranno infatti le Province a curare l’istruttoria per l’ammissibilità delle domande di contributo, mentre la Regione approverà le nove graduatorie provinciali.

L’incentivo all’assunzione per le aziende è pari al 30% della retribuzione lorda annua del lavoratore, e l’ammontare del contributo non può comunque superare i 5 mila euro.

Ai contributi per l’assunzione a favore delle aziende si affiancano azioni formative di accompagnamento indirizzate ai lavoratori che saranno assunti, per agevolarne l’inserimento occupazionale. I lavoratori potranno partecipare ad un percorso formativo personalizzato, che darà loro diritto a percepire per un massimo di 10 mesi un sostegno al reddito di 450 euro al mese, un’indennità rapportata a quella della disoccupazione ordinaria.

Sempre per queste due categorie, sono previsti apposite attività formative per l’auto impiego, per avviare un’impresa o intraprendere un’attività autonoma. Previsto un sostegno al reddito dell’importo massimo di 4 mila e 500 euro, suddiviso in due tranche, la prima corrisposta quando inizia l’attività di formazione, e la seconda tranche condizionata all’effettivo avvio dell’attività. Anche in questo caso la domanda andrà presentata alla Provincia di residenza, a seguito dell’avviso che emanerà ciascuna Provincia.

















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