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Energia modenese per i bus elettrici di Saca Bologna

È modenese l’energia che alimenta i bus elettrici che ogni giorno collegano la stazione ferroviaria e il centro storico di Bologna con i centri commerciali di Casalecchio di Reno. È stata realizzato, infatti, dalla cooperativa Power, aderente a Confcooperative Modena, l’impianto fotovoltaico installato sul tetto della sede della cooperativa Saca di Bologna, anch’essa aderente a Confcooperative. Realtà di punta nel trasporto delle persone e delle merci con oltre dieci milioni di chilometri erogati ogni anno, più di 200 soci, 350 dipendenti e un fatturato consolidato che sfiora i 50 milioni di euro, Saca ha creato un sistema di trasporto a “emissione zero”. «Grazie all’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico realizzato sul tetto della nostra sede principale a Bologna, siamo riusciti a creare un ‘sistema chiuso’ in grado di rifornire di energia i nostri autobus elettrici – dichiara il presidente della Saca, Daniele Passini (originario di Zocca) – Sempre con l’energia prodotta da questi pannelli, poi, entro breve potremo avviare un altro progetto innovativo che prevede la consegna delle merci dirette nel centro storico di Bologna utilizzando furgoni a trazione totalmente elettrica o bimodale».

L’impianto realizzato da Power, cooperativa di servizi energetici, è costituito da 450 pannelli monocristallini che producono una potenza complessiva di 81 KWp. con una produttività annua stimata in 89.726 Kwh. «Questo impianto – spiega Cristian Golinelli, presidente di Power e direttore di Confcooperative Modena – consente una riduzione annua di emissioni di polveri in atmosfera pari a 2,23 Kg, una riduzione annua di emissioni di CO2 pari a 42.871 Kg, un risparmio di combustibile fossile pari ogni anno a 17,39 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio)».

Ricordiamo che Saca, fondata nel 1972, ha dato vita a Nuova Mobilità, realtà consortile partecipata dalle maggiori società private del trasporto pubblico locale; Nuova Mobilità è socia di Herm, la srl che il 16 aprile 2009 ha acquisito il 49 per cento dell’Atcm.

















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