Lesioni gravi volontarie aggravate con dolo eventuale: è l’ipotesi con cui il Procuratore aggiunto Giovannini ha aperto il fascicolo contro ignoti per chi ha dato lo stupefacente al ventenne ricoverato domenica in terapia intensiva al Sant’Orsola di Bologna dopo essersi sentito male in un rave party sui colli bolognesi. Domenica scorsa, intorno alle sei del mattino, il ventenne è stato visto accasciarsi a terra dai suoi amici in un bosco nei pressi della festa. Analisi hanno dimostrato assunzione di alcol e hascisc.
Questo reato – la pena è compresa tra i tre ed i sette anni- è ben più grave rispetto alle lesioni come conseguenza di altro delitto (art.586 codice penale) normalmente previste in casi simili. E’ stato dunque valutato con la massima gravità quanto accaduto al giovane in un contesto, come il rave party dove, questa la linea della Procura, sarebbe quasi obbligatorio il consumo di sostanze stupefacenti. Nel fascicolo è ipotizzato anche il reato di spaccio di droga.
