Da Roma rimbalzano anche a Modena alcune preoccupazioni che riguardano le prime indiscrezioni su passaggi contenuti nella Manovra Correttiva. A preoccupare sono in particolare i riferimenti ad una ulteriore liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali: secondo le prime informazioni si andrebbe verso l’eliminazione di tali vincoli per i negozi delle città d’arte e dei centri di interesse turistico, sia per quanto riguarda le aperture nei giorni domenicali e festive che per la mezza giornata di chiusura infrasettimanale.
Indiscrezioni che suscitano perplessità da parte di Confesercenti Modena, per una misura che farebbe cadere ogni tentativo di regolamentazione di un settore già poco uniforme. La normativa attuale in materia già prevede ampie deroghe a favore dei centri turistici: le regole ci sono, sono esaustive e non va dimenticato che le Regioni in materia di orari hanno completa e diretta competenza, e non si comprende quindi la necessità di intervenire ulteriormente secondo un criterio che finirebbe per favorire la grande distribuzione a discapito dei piccoli negozi. Confesercenti sottolinea che nella nostra provincia diversi comuni possono fregiarsi del titolo di città d’arte proprio grazie alla ricchezza dei loro centri storici, per i quali il commercio è una risorsa fondamentale, e ritiene che la nuova normativa finisca col danneggiare le piccole attività commerciali.
Tra le note positive, conclude Confesercenti, va segnalato che la manovra interviene anche su alcuni nodi reali, dal pubblico impiego al mercato del lavoro. Apprezzabile in particolare la misura sui giovani imprenditori, previsti sgravi fiscali per le nuove imprese formate da giovani sotto i 35 anni, e l’attenzione per l’occupazione giovanile. I dati Istat evidenziano come questa sia ancora una nota dolente, un problema che deve essere affrontato al di là degli schieramenti politici e sociali per divenire una priorità per tutti, non solo per il mondo economico.