«A oggi la Provincia non ha ricevuto alcuna richiesta dal Comune di Modena per l’area di via Aristotele e, di conseguenza non è coinvolta in alcun procedimento istruttorio. Nel momento in cui lo sarà, agirà garantendo il rispetto dei vincoli di legge e la massima tutela degli acquiferi da captare a uso idropotabile, come peraltro è già avvenuto per le valutazioni espresse su via Cannizzaro con l’introduzione di prescrizioni aggiuntive alla proposta del Comune per una maggiore tutela del campo acquifero». Lo ha spiegato Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente, rispondendo in Consiglio provinciale a un’interpellanza di Luca Ghelfi (Pdl) sul progetto di costruzione di 402 appartamenti nell’area di via Aristotele a Modena, su un terreno dove sono presenti campi acquiferi.
Nel caso specifico di via Aristotele, ha aggiunto l’assessore Vaccari, la Provincia «intende inoltre attivare un tavolo di confronto con Aimag, gestore del servizio idrico integrato di quel campo acquifero, per garantire i necessari elementi di flessibilità per l’eventuale spostamento e la ricollocazione dei pozzi esistenti».
Durante la discussione, Ghelfi, illustrando i contenuti dell’interpellanza, ha rilevato che «occorre dare tutte le garanzie affinché l’acqua sia salvaguardata e in ogni caso è evidente che il cambio di destinazione dell’area da attrezzature generali ad abitativa, comprendente i campi acquiferi su cui insistono 12 pozzi Aimag, non è rispettosa delle decisioni prudenti che precedenti amministratori avevano preso a tutela dell’ambiente».
Fausto Cigni (Pd) nel suo intervento ha parlato di «una impressione di strumentalità nel momento in cui si realizzano insediamenti di quel tipo anche perché mezzo Villaggio Giardino è sui pozzi. Si è d’accordo o no a costruire nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica?».