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Protocollo d’intesa per valorizzare l’ex Centro logistico di San Martino Spino

Il Consiglio Comunale di Mirandola dello scorso 27 giugno ha approvato all’unanimità il protocollo di intesa tra Ministero della Difesa e Comune di Mirandola per la valorizzazione degli immobili militari dell’ex Centro logistico di San Martino Spino. Si tratta della continuazione di un percorso iniziato da qualche mese con il Ministero che ha come obiettivo la valorizzazione dell’intero sito con i suoi immobili contemperando i bisogni della Difesa con le esigenze espresse a livello locale.

«Questa importante opportunità – commenta Roberto Ganzerli, Assessore all’Urbanistica – si inserisce nelle linee strategiche del prossimo Piano Strutturale Comunale che avrà una particolare attenzione per la valorizzazione delle frazioni del nostro Comune. Metteremo a disposizione tutte le nostre competenze in un gruppo di lavoro che si costituirà a breve insieme agli esperti del Demanio e del Ministero della Difesa. Lavoreremo, coinvolgendo la comunità di San Martino, per creare anche nuove destinazioni urbanistiche e per trasformare la riqualificazione del sito in una grande opportunità per la frazione».

La situazione era già approdata in Consiglio comunale nei mesi scorsi. In un ordine del giorno presentato da Rita Cerchi (Pd) e approvato con il consenso di tutte le forze politiche l’Assemblea aveva chiesto alla Giunta di informarsi presso gli enti statali competenti della reale situazione del Centro logistico, al fine di valorizzare l’importante area. Succesivamente la Giunta, unitamente a consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e al Senatore Giuliano Barbolini, che da Roma ha seguito le tappe della vicenda, avevano effettuato un sopralluogo sul posto.

La zona era stata prima un porto, poi una tenuta dei Pico e successivamente dominio della famiglia Menafoglio, che si erano insediati nel palazzo di Portovecchio, facendone il centro di potere dei loro possedimenti. Tra il 1883 e il 1954 venne adibita a Centro per l’allevamento dei quadrupedi dell’Esercito, poi a Centro logistico militare ed infine a Centro di materiali per il Genio pontieri. In anni recenti era stato destinato a reparto della “Folgore” per l’addestramento di cani specializzati nel fiutare esplosivi.

















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