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Sciopero, Cisl Scuola Reggio: 15% di adesioni contro 85% di astensioni

“Non siamo soliti commentare i dati di adesione agli scioperi già valutati da altri ed è fuori discussione il rispetto che si deve a chi abbia ritenuto di parteciparvi, esercitando un diritto – spiega Nelly Papa, segretaria provinciale di Cisl Scuola di Reggio Emilia, nel replicare alle dichiarazioni di Roberto Bussetti, segretario generale Flc Cgil –. Quando però a livello nazionale il numero dei non aderenti supera così nettamente quello di chi ha scioperato (85% contro 15%), al di là dei giudizi si impone una riflessione che presuppone il riconoscimento della piena dignità di entrambe le scelte, comunque meritevoli di rispetto”.

“C’è davvero da riflettere per tutti – prosegue la segretaria – e per quanto ci riguarda noi troviamo una ragione in più per continuare a seguire la via di un’azione sindacale autonoma, concreta, che punta al risultato. Il mondo della scuola, gli insegnanti, i tecnici, e il personale non docente quotidianamente affrontano con grande dignità le fatiche di un lavoro che giorno dopo giorno è sempre più condizionato dai tagli e dalle scelte economiche effettuate dal Governo. Scelte che continuiamo a giudicare sbagliate ma non per questo abbiamo rinunciato al confronto, alla contrattazione, obiettivi irrinunciabili per Cisl e Cisl Scuola e, grazie ai quali abbiamo ottenuto risultati significativi: è stato garantito a tutto il personale il recupero degli scatti di anzianità che la manovra economica di Tremonti aveva eliminato. Abbiamo ripreso la contrattazione e, senza l’intesa firmata con il Governo il 4 febbraio sulla Pubblica Amministrazione, l’organizzazione del lavoro negli uffici sarebbe stata decisa in maniera unilaterale dai dirigenti escludendo completamente il confronto con il sindacato e le Rsu, già state avviate al rinnovo previsto per marzo 2012”.

“Inoltre – aggiunge Nelly Papa – il piano di assunzione per la scuola varato il 5 maggio dal Consiglio dei Ministri nell’ambito del decreto-legge ‘sullo sviluppo’, rappresenta una risposta importante dell’azione sindacale condotta da Cisl, Uil, Snals e Gilda. Stabilizzare il lavoro dei docenti e del personale Ata assunti da subito a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili, consentirà di dare risposte a migliaia di lavoratori precari, ma anche di migliorare i servizi sociali. Ancora una volta il nostro modo di fare sindacato rivendicando spazi di confronto e negoziato, puntando su obiettivi chiari e credibili , produce concrete risposte che tutti potranno valutare. Sono le risposte a contare, non i proclami più o meno velleitari che non producono nulla”.

“Ora chiediamo di essere convocati al più presto dal Governo – si legge nella dichiarazione di Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola – perché vogliamo che siano precisati quanto prima numeri e modalità dell’immissione in ruolo”.

“L’obiettivo quindi della Cisl è chiaro e lo ribadiamo: contiamo che circa 65mila lavoratori, tra insegnanti e personale Ata, possano finalmente avere da subito un contratto a tempo indeterminato”. Conclude Nelly Papa.
















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