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Novellara: il Consiglio Comunale unito, appoggia l’operato del Prefetto De Miro

E’ stata lavorata a più mani e approvata all’unanimità ieri sera in Consiglio Comunale una mozione volta a sostenere l’azione portata avanti dal Prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro che, dall’assunzione del suo incarico, si è pregevolmente distinta per la costante attenzione ai temi relativi alle infiltrazioni mafiose sul territorio reggiano e ad impegnare il Sindaco nell’ambito delle sedi istituzionali alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa antimafia per gli appalti.

Il Sindaco Raul Daoli nel commentare il testo ha voluto ricordare che l’amministrazione comunale è da tempo sensibile nel promuove una serie di azioni di allertamento e attenzione sul fenomeno mafioso. La mozione d’altronde auspica la conclusione del percorso per la realizzazione pratica dell’Osservatorio provinciale degli appalti di lavori pubblici della Provincia OPAL RE, recentemente discussa in un’assemblea dei Sindaci con l’assessore regionale e che garantirà una strategica azione di controllo e salvaguarda attraverso l’incrocio di dati ed informazioni sugli appalti e informazioni delle pubbliche amministrazioni.

Già nell’ottobre del 2006 il Comune di Novellara aveva sottoscritto un protocollo d’intesa contro il lavoro nero e irregolare e l’evasione contributiva negli appalti pubblici al seguito del quale la Polizia Municipale locale aveva partecipato a corsi di formazione specializzandosi sui controlli nei cantieri. Non di meno il Comune è impegnato nell’organizzazione e condivisione di iniziative culturali di promozione della legalità e come ente aderente all’Unione Bassa Reggiana ha avviato un percorso teso alla sottoscrizione del Protocollo antimafia come Unione, che recepisca, tra l’altro, i contenuti della direttiva del Ministro dell’Interno del 23/06/2010.

Si tratta di una materia complessa e che prevede una ricerca continua ed il testo approvato mira proprio a rafforzare l’applicazione di tutti gli strumenti giuridici utili nella specifica realtà territoriale, incentivando anche la prosecuzione di attività di informazione, formazione e prevenzione, soprattutto dei giovani.
















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