Una delegazione del Comune di Fiorano Modenese, guidata dal sindaco Claudio Pistoni, accompagnato dal vicesindaco Maria Paola Bonilauri, dall’assessore Luca Vallone, dai consiglieri comunali Anna Magagni e Michele Iacaruso, hanno visitato gli stabilimenti di Ferro Spain S.A. Italy Branch e di Colorobbia Italia, entrambi aderenti a Ceramicolor, nell’ambito di ‘Fabbriche aperte’, iniziativa che quest’anno assume una valenza particolare perché si svolge nell’Anno Internazionale della Chimica, proclamato dall’ONU, per fare conoscere come la chimica sia fondamentale per la comprensione del mondo e dell’universo, per la produzione di cibo, medicine, carburante, e innumerevoli manufatti e prodotti. In Italia le celebrazioni ufficiali sono coordinate da un protocollo d’intesa siglato tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Società Chimica Italiana e Federchimica, la federazione nazionale dell’industria chimica.
Sono quattro le aziende fioranesi che hanno aderito a Fabbriche Aperte, ma Adesital aprirà i battenti sabato 14 maggio e Torrecid Group di Ceramicolor lo ha fatto giovedì scorso.
Ad accogliere l’amministrazione comunale nello stabilimento di Ferro Spain S.A. Italy Branch in Via Ferrari Carazzoli è stato l’amministratore delegato di Ferro Italia Daniele Bandiera, mentre in quello di Colorobbia Italia di Via Cameazzo 45 a guidare nella visita sono stati il presidente di Colorobbia Italia Marco Bitossi, il direttore dello stabilimento Angelo Fusillo, il general manager Olivia Bitossi.
Nel corso delle visite, oltre all’evoluzione dei colorifici sul fronte delle materie prime, dei processi, della sostenibilità ambientale e di come si stia modificando il loro ruolo all’interno della filiera ceramica, è stato affrontato il tema del possibile appiattimento che le nuove tecnologie di decorazione potrebbero introdurre con le macchine digitali, ma è stato ribadito che restano determinanti, soprattutto nei prodotti di fascia alta, la creatività, il design e lo stile italiano che trovano applicazione attraverso un uso delle tecniche, frutto di costanti ricerche e di innovazione.
Si è anche parlato della salute e della sicurezza all’interno delle aziende quale impegno prioritario, con la conseguenza che non è possibile tollerare chi non rispetta le norme, perché incrementa il pericolo di incidenti sul lavoro, che in Italia sono troppi, e nel contempo falsa la concorrenza.
Tutti hanno concordato che ‘Fabbriche aperte’ rappresenta una esperienza positiva, dimostrata dalle classi e dalle famiglie che stavano visitando gli stabilimenti insieme alla delegazione comunale, e che occorre strutturarla per potenziarla come una importante opportunità didattica per le scuole secondarie di primo e di secondo grado.