Geotermia, riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, sviluppo sostenibile. Sono alcuni dei punti più importanti contenuti nel Piano Energetico Comunale, redatto in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena e approvato durante il Consiglio tenutosi giovedì sera a San Possidonio, a un anno di distanza dalla firma del Patto dei Sindaci europeo.
Il Piano (per esteso Piano d’Azione per l’Energia sostenibile, traduzione in chiave europea e aggiornata del Piano Energetico Comunale) per la prima volta fa il punto sui consumi energetici di tutto il paese, una sorta di “inventario di base” dei consumi energetici comunali, dal 1999 al 2009, che trasforma in tonnellate di CO2 equivalenti ogni tipo di consumo energetico, dall’illuminazione pubblica al riscaldamento, dai consumi delle abitazioni private ai prodotti petroliferi. Da questo inventario si parte per mettere in atto delle azioni finalizzate a raggiungere diversi obiettivi: il più concreto di essi è la riduzione del 20% dei consumi di CO2 per l’anno 2020.
“La scelta di adottare politiche energeticamente ed ecologicamente sostenibili -afferma l’Assessora all’Ambiente, Eleonora Zucchi (immagine)– vuol dire anche preservare il territorio nel tempo, risparmiando notevoli risorse economiche nel lungo periodo. Da questa scelta si è partiti per costruire, in un anno, le 25 azioni presenti nel Piano. Tali azioni investono vari campi: gli edifici e l’illuminazione pubblici, i trasporti, le fonti rinnovabili di energia, la pianificazione urbanistica, gli acquisti verdi, il microclima e, non ultimo, la comunicazione e l’informazione ai cittadini riguardo alle potenzialità delle nuove tecnologie nel campo del risparmio energetico e dello sfruttamento di fonti rinnovabili. Siamo infatti coscienti del fatto che le scelte non vanno calate dall’alto, ma volute e sostenute da tutta la cittadinanza”.
Alcuni investimenti sono già in fase di realizzazione, ad esempio la sostituzione nella piazza del paese della vecchia illuminazione con nuove lampade a led, azione che nei prossimi anni interesserà tutta l’illuminazione pubblica di San Possidonio. Inoltre, la nuova scuola materna, già finanziata, sarà un edificio ad autosufficienza energetica.
Tra le azioni che riguardano le fonti rinnovabili, l’Amministrazione ha scelto di inserire, in prospettiva ampia, lo sfruttamento delle importanti fonti geotermiche presenti nel sottosuolo possidiese.
Il Sindaco Rudi Accorsi sottolinea che: “questa grande potenzialità sarà il punto di svolta per il nostro territorio, che coniugherà lo sviluppo sostenibile alla riqualificazione economico-sociale dell’area”.
“Lo studio geologico -continua il primo cittadino- finalizzato alla ricerca di serbatoi geotermici nel sottosuolo dell’Area Nord modenese predisposto dalla Regione, ultimato pochi mesi fa, ha evidenziato la presenza di diversi sistemi idrotermali presso i Comuni di Mirandola, San Possidonio e San Felice. La nostra idea è quella di predisporci in senso positivo e propositivo per lo sfruttamento, da parte di aziende private, della risorsa geotermica attraverso la realizzazione di una centrale geotermica e di una rete di teleriscaldamento. Quest’azione del Piano, da sola, farebbe abbassare il consumo di CO2 di San Possidonio di quasi il 20%, e produrre un notevole risparmio economico nelle case opportunamente disposte al teleriscaldamento. Per ora è solo un’idea di progetto, che deve essere sostenuta economicamente, certo, ma anche sentita e voluta dai cittadini, che con le proprie scelte, dell’abitazione, dei trasporti, della spesa, dei consumi, decidono la direzione futura dell’economia del territorio”.