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Impegni di Hera per investimenti nelle fonti rinnovabili nel comprensorio ceramico, Legambiente: a che punto siamo ?

Negli anni scorsi, all’atto della fusione di SAT spa in Hera spa, erano previsti obiettivi di mantenimento e miglioramento della qualità dei servizi, che Hera avrebbe dovuto conseguire nel comprensorio ceramico nell’arco temporale 2008 – 2010.

Tra i diversi obiettivi di miglioramento vi era, ad esempio, anche la riduzione dal 26% al 22% delle perdite della rete acquedottistica nel comprensorio.

Nel progetto di fusione approvato erano inoltre previsti anche rilevanti impegni ed investimenti nel settore delle fonti rinnovabili e della cogenerazione, da realizzare nel comprensorio nel triennio 2008/2010 per un investimento complessivo di 9 milioni di Euro.

Tra questi investimenti era previsto, ad esempio, lo sviluppo di 1-2 iniziative di cogenerazione industriale, di almeno 5 impianti fotovoltaici (uno per ogni comune del comprensorio), lo sviluppo di mini-idroelettrico sulla “deviazione di Castellarano” e all’interno del sistema acquedottistico-idrico e la valutazione di impianti mini-biomasse per le aree collinari.

Il triennio 2008/2010 nel quale Hera spa avrebbe dovuto attuare gli impegni assunti è concluso da diversi mesi.

Sarebbe quindi interessante conoscere come e dove sono stati concretizzati sul nostro territorio gli investimenti previsti per le fonti energetiche rinnovabili e per l’efficienza energetica.

Ossia capire se, in che misura e con quali risultati concreti sono stati investiti i 9 milioni di Euro a suo tempo previsti in questa direzione.

Riteniamo che gli impegni assunti con i comuni del comprensorio (e quindi con tutti i cittadini) all’atto della fusione di SAT spa siano più importanti del dividendo da assicurare agli azionisti, anche se tra questi figurano come è noto anche gli stessi enti locali.

Ricordiamo che questi investimenti produrrebbero certamente effetti positivi sul territorio, sia in termini ambientali (produzione di energia pulita e conseguente riduzione delle emissioni inquinanti e di CO2), che di possibili ricadute occupazionali nel settore della “green economy”, particolarmente importanti in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo.

Riteniamo quindi indispensabile una maggiore trasparenza ed informazione a riguardo e che i comuni del comprensorio pretendano il rispetto integrale degli accordi assunti a suo tempo, chiedendo quindi ad Hera la rapida concretizzazione degli eventuali investimenti non ancora attuati.

Sarebbe altrettanto importante conoscere nei dettagli i risultati conseguiti da Hera spa in termini di miglioramento della qualità dei servizi nel comprensorio, rispetto agli impegni assunti a suo tempo.

(Circolo Legambiente “Chico Mendes” Formigine)

















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